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Lubitz temeva di non poter più volare. La sua vista si era già abbassata del 30%

28 marzo 2015 | 10.20
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Gli inquirenti non escludono che possa essere una delle cause della depressione di cui soffriva da diversi anni, ma che non avrebbe comunicato alla compagnia. La ex, una hostess di 26 anni, sul copilota della Germanwings, responsabile dello schianto dell'Airbus A320: "aveva un problema", "mi urlava" ed era tormentato dagli incubi. Il 17 aprile a Colonia cerimonia funebre per le vittime. Lufthansa: aveva superato tutti i test. Authority europea: obbligo di due persone in cabina. Procuratore francese: problemi psicologici Lubitz non sono l'unica pista

Andreas Lubitz
Andreas Lubitz

La vista di Andreas Lubitz si era abbassata già di circa il 30%. E' quanto rivelano fonti investigative francesi, citate da 'Le Figaro', a proposito del copilota della Germanwings che martedì ha provocato lo schianto dell'Airbus A320 nel sud della Francia con 150 persone a bordo. Gli inquirenti non escludono che possa essere questa una delle cause della depressione della quale Lubitz soffriva da diversi anni. Il 27enne tedesco, che aveva l'ambizione di passare dalla compagnia low cost alla Lufthansa, gruppo di cui la Germanwings fa parte, non avrebbe potuto mai realizzare il desiderato passaggio con questo problema.

Secondo quanto scritto oggi dal 'New York Times', citando due funzionari a conoscenza delle indagini in corso in Germania, non era chiaro quanto fossero gravi i fastidi agli occhi di Lubitz, né se questo abbia inciso sui suoi problemi psicologici, tanto che una fonte ha detto al quotidiano statunitense che le autorità non escludono la possibilità che le difficoltà alla vista fossero di natura psicosomatica.

Intanto Francis Kefer, membro del club aeronautico di Montabaur, che ha organizzato fra il 1996 e il 2003 stage estivi di volo a vela nell'area montana del Sisteron, ha raccontato al sito francese i- Tele Francis Kefer che Andreas Lubitz, il copilota della Germanwings che avrebbe deliberatamente provocato lo schianto del volo 4U9525, andava regolarmente in vacanza da ragazzo a soli 50 chilometri dal luogo del disastro sulle alpi francesi. Lubitz vi partecipava regolarmente, accompagnato dai genitori.

Voleva che "tutto il mondo conoscesse il suo nome". E' quanto sostiene una sua ex fidanzata in un'intervista pubblicata dal quotidiano tedesco 'Bild'. Maria W., hostess 26enne, ha raccontato che quando ha sentito parlare della tragedia le è tornata in mente una frase di Lubitz: "Un giorno farò qualcosa che cambierà tutto il sistema e tutto il mondo conoscerà il nome e si ricorderà".

Se "lo ha fatto", ha detto ancora la donna, "è perché ha capito che a causa dei suoi problemi di salute, il suo grande sogno di un impiego alla Lufthansa, come capitano e come pilota per tragitti lunghi era praticamente impossibile". Maria ha poi raccontato di essersi lasciata con Lubitz "perché diventava sempre più chiaro che aveva un problema". Durante le discussioni, ha ricordato ancora, "mi urlava" e, tormentato dagli incubi, "la notte si svegliava e gridava 'cadiamo'".

Le vittime del volo saranno ricordate dalla Germania con una cerimonia funebre nel Duomo di Colonia, il prossimo 17 aprile. Lo ha confermato all'agenzia stampa 'Dpa', un portavoce del governo del land tedesco del Nord Reno Westfalia. Al rito dovrebbero partecipare il presidente tedesco Joachim Gauck, la cancelliera Angela Merkel e rappresentanti di Francia, Spagna e altri Paesi coinvolti nel tragico incidente costato la vita a 150 persone sulle Alpi francesi. Secondo il portavoce del land, dal quale provenivano moltissime delle vittime tedesche, si vuole offrire al maggior numero di persone possibile l'opportunità di partecipare alle esequie. L'immensa cattedrale gotica è uno dei simboli della Renania. A bordo dell'Airbus che si è schiantato martedì, mentre era in volo da Barcellona a Duesseldorf, vi erano 75 tedeschi, 50 spagnoli e cittadini di diversi altri Paesi.

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