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Francia: procura, Lubitz curato per tendenze suicide prima di iniziare carriera

30 marzo 2015 | 16.15
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Nuove rivelazioni sullo stato di salute del copilota, accusato di aver provocato deliberatamente lo schianto del volo Germanwings in cui è morto assieme ad altre 149 persone

Andreas Lubitz.
Andreas Lubitz.

Andreas, Lubitz, il copilota dell'aereo della Germanwings che si è schiantato sulle Alpi francesi, aveva ricevuto cure psichiatriche per tendenze suicide prima di iniziare la sua carriera di pilota. Lo ha annunciato oggi la procura tedesca, dopo che ieri era stato reso noto il ritrovamento nella sua casa di Duesseldorf di farmaci per disturbi psichici.

"Il copilota aveva seguito un trattamento psicoterapico - ha precisato l'ufficio della procura a Duesseldorf - per un lungo periodo, anni fa, prima di ottenere la sua licenza di pilota, con una tendenza suicida rilevata". "Nel periodo successivo - ha quindi aggiunto - fino alla fine, ci sono state altre consultazioni mediche e certificati di malattia senza diagnosi di tendenze suicide o tendenze aggressive verso terzi". L'ufficio precisa infine che nelle perquisizioni effettuate in casa di Lubitz e dei suoi genitori non sono stati trovati né lettere in cui si annuncia il suicidio né rivendicazioni di responsabilità rispetto a quanto accaduto.

Intanto la clinica universitaria di Duesseldorf ha annunciato di aver consegnato alla procura le cartelle cliniche di Lubitz. Il 27enne, accusato di aver provocato deliberatamente il disastro aereo in cui sono morte 150 persone, si era recato alcune settimane fa nella clinica per un "chiarimento di una diagnosi", di cui però non sono stati forniti ulteriori dettagli e nemmeno in quale reparto sia stato. Tra febbraio e il 10 marzo, Lubitz è stato almeno in tre occasioni nelle strutture mediche. La scorsa settimana, l'ospedale ha smentito che il copilota fosse stato curato nella clinica per depressione. La consegna delle cartelle cliniche era inizialmente prevista per venerdì. Nei giorni scorsi si era anche appreso che Lubitz soffriva di problemi di vista.

Proseguono intanto, sul luogo del disastro, le operazioni di recupero dei resti delle vittime e dell'aereo. Manca ancora all'appello il contenuto della seconda scatola nera, con i dati tecnici del volo, di cui è stato rinvenuto solo l'involucro esterno. "Il pezzo più grande rimasto dell'aereo era di un metro", ha detto oggi il ministro degli Esteri spagnolo, Jose Manuel Garcia-Margallo. Nella zona delle Alpi francesi dove è precipitato l'aereo, ha aggiunto il ministro, c'è uno "spettacolo terrificante", sottolineando che identificare i morti "non sarà facile". Per ora è stato isolato il Dna di 70-80 vittime.

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