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Usa: Schwarzenegger contro legge anti-gay, da repubblicano sono infuriato

04 aprile 2015 | 16.54
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Per la star di Hollywood ed ex governatore della California, misure come quella dell'Indiana "sono negative non solo per il Paese, ma per il partito repubblicano". "Se vogliamo i voti della prossima generazione di elettori, dobbiamo essere aperti a tutti, per l'eguaglianza e contro ogni discriminazione", scrive sul Washington Post.

Arnold Schwarzenegger(Foto Infophoto)
Arnold Schwarzenegger(Foto Infophoto)

"Come americano, sono incredibilmente preoccupato per quello che è successo in Indiana e per le leggi simili potranno passare. Come repubblicano sono infuriato". Così "governator", alias Arnold Schwarzenegger, il body builder austriaco diventato una star di Hollywood e poi governatore della California fino al 2011, afferma, in un articolo pubblicato sul Washington Post, che queste leggi anti-gay rischiano di essere un pericoloso boomerang per il partito repubblicano.

"Sono diventato un repubblicano orgoglioso prima ancora di capire l'inglese" scrive l'attore-politico diventato famoso grazie anche al suo fortissimo accento teutonico, ricordandosi di essersi iscritto al partito subito dopo aver avuto la cittadinanza americana nel 1983. Il partito, sottolinea ancora il repubblicano eletto per due volte governatore della liberal California, di tanti repubblicani che "credono nella visione di Reagan di una grande tenda in cui tutti sono benvenuti".

Una visione del partito che è opposta ai repubblicani che invece "hanno scelto una politica di divisione di fronte a misure che migliorano la vita di tutti", scrive ancora Schwarzenegger in quello che sembra un riferimento alla legalizzazione dei matrimoni gay.

"Una legge che divide, distrae dai veri problemi come quella che è passata in Indiana non è solo negativa per il paese ma per il nostro partito", incalza Schwarzy, sottolineando come queste misure vengano osteggiate non solo da fasce dell'elettorato sempre più importanti - indipendenti, donne, minoranze e giovani tra i 18 e i 29 anni - ma anche dal grande business che da Apple a Wal Mart ha alzato gli scudi contro la misura che autorizza commercianti a rifiutarsi di servire clienti gay in nome del credo religioso.

"Se il partito repubblicano vuole che la prossima generazione di elettori accetti di sentire le nostre idee e soluzioni, dobbiamo essere un partito aperto a tutti, un partito schierato per l'eguaglianza e contro ogni discriminazione, deve essere quel partito che originariamente ha attratto questo giovane immigrato austriaco" conclude l'articolo Schwarzenegger.

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