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Siria, Onu chiede l'accesso umanitario al campo profughi di Yarmuk

07 aprile 2015 | 13.58
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Nell'area, dove il primo aprile sono entrati i jihadisti dell'Is, vivono circa 18mila rifugiati palestinesi. I miliziani perdono terreno: controllano il 60% del campo. Dall'Ue 2,5 milioni di euro di aiuti

Siria, Onu chiede l'accesso umanitario al campo profughi di Yarmuk

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto accesso umanitario al campo di rifugiati palestinesi di Yarmuk, il più grande della Siria, otto chilometri a sud di Damasco, sotto il parziale controllo dello Stato Islamico (Is). Lo ha detto l'ambasciatrice della Giordania presso l'Onu Dina Kawar, sottolineando che i 15 membri del Consiglio di sicurezza Onu hanno chiesto ''la protezione dei civili, l'accesso umanitario'' al campo e la possibilità di fornire ''assistenza salva vita''.

Attualmente nel campo profughi di Yarmuk, dove il primo aprile sono entrati i jihadisti dell'Is, vivono circa 18mila rifugiati palestinesi, contro i 160mila precedenti all'inizio della rivolta contro Bashar al-Assad nel marzo del 2011.

Riferendo al Consiglio di sicurezza Onu, Pierre Krahenbuhl dell'Unrwa (l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi) ha descritto la situazione nel campo ''più disperata che mai''. L'ambasciatore palestinese presso l'Onu, Riyad Mansour, ha quindi affermato che la priorità del suo governo è quella di salvare i rifugiati e a chiesto ai Paesi membri del Consiglio di trovare una nuova collocazione per loro.

L'Unione europea, da parte sua, ha stanziato 2,5 milioni di euro di aiuti per il campo di Yarmouk. Il commissario Ue agli Aiuti umanitari, Christos Stylianides, ha spiegato che "le sofferenze dei civili a Yarmouk hanno raggiunto livelli intollerabili" e la situazione "si è drammaticamente deteriorata". I fondi permetteranno all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi di effettuare assistenza umanitaria alla popolazione.

Intanto, sul terreno, i miliziani dello Stato Islamico si sono ritirati da parte del campo profughi palestinese di Yarmuk, diminuendo il loro controllo al 60%. Lo ha annunciato il responsabile dell'Olp (l'Organizzazione per la liberazione della Palestina) in Siria, Anwar Abdel-Hadi spiegando che sono ancora in corso gli scontri tra i miliziani e i comitati popolari palestinesi all'interno del campo. ''I miliziani (dell'Is, ndr) stanno sparando a chiunque cerchi di entrare o di uscire'', ha aggiunto.

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