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Italia-Usa: Renzi da Obama cerca 'benedizione per rilancio speranza e cambiamento'

16 aprile 2015 | 17.11
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Il premier in visita a Washington. Al centro del colloquio con il Presidente Usa il programma economico e le riforme, ma anche le crisi internazionali: dalla Libia alla lotta al terrorismo fino ai rapporti con la Russia

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''Renzi cerca la benedizione di Obama per rilanciare la speranza e il cambiamento''. Alla vigilia della prima visita alla Casa Bianca del premier italiano, Bloomberg intitola così un editoriale nel quale sottolinea come Matteo Renzi venga a Washington per avere ''il sostegno'' del presidente degli Stati Uniti al "suo ambizioso programma economico, aiuto per impedire alla Libia di scivolare nel caos e appoggio agli sforzi contro lo Stato islamico" . Non solo, scrive Bloomberg, forse si aspetta anche che "si depositi su lui un po' di polvere di stelle presidenziale".

I leader italiani, ricorda l'agenzia, "da sempre vanno in pellegrinaggio alla Casa Bianca, ma per Renzi c'è di più in gioco: con i critici che gli chiedono quando le sue riforme rilanceranno la debole economia italiana, il premier 40enne potrebbe fare sfoggio di questa occasione da statista per rinvigorire il suo capitale politico per le prossime battaglie". E nei giorni scorsi l'Economist scriveva: Renzi incontrerà Obama trovandosi "a livello economico e politico nella posizione più forte che abbia mai avuto da quando è andato al governo".

Il commento in effetti precedeva quanto successo ieri all'assemblea del Pd con l'ennesimo scontro sulla legge elettorale, ma il premier ha tirato ancora una volta dritto e, prima di partire da Roma, ha sollecitato i suoi "a concentrarsi sulle priorità, a cominciare dai temi che saranno al centro dell'incontro con Obama: un'economia basata sulla crescita e sul lavoro contro l'idea che austerity e rigore siano l'unica ricetta, Libia, agenda internazionale, dalla lotta al terrorismo al nuovo corso iraniano".

Saranno dunque questi, oltre a Ucraina e rapporti con la Russia (dove Renzi è stato ai primi di marzo) e accordo di libero scambio Ue-Usa, i temi al centro dell'incontro di domani alla Casa Bianca, annunciato il 17 marzo scorso con una nota nella quale si definiva "l'Italia un importante alleato nella Nato è un partner in molte sfide globali".

In particolare, sulla Libia da parte americana si cercherà di capire quale potrebbe essere il ruolo e contributo dell'Italia, che sin dall'inizio della crisi ha invocato un maggior coinvolgimento della comunità internazionale, mentre si riconferma il sostegno alla missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione del Paese. Ma se questa dovesse fallire, ha avvertito in un'intervista al Corriere della sera il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, si dovrà pensare ad azioni mirate contro lo Stato islamico.

Quello di domani non è il primo incontro tra Renzi e Obama. Il primo faccia a faccia risale alle fine di marzo dello scorso anno, quando il presidente americano era stato a Roma per una visita in realtà preparata dal governo Letta. E poi il premier e Obama si sono riparlati a margine di vertici internazionali, come quello sulla sicurezza nucleare all'Aja, e poi al g7 e al summit della Nato.

A conferma dello stretto rapporto che si è consolidato tra i due, a Renzi ed alla delegazione italiana è stato concesso il privilegio di dormire nella Blair House, la residenza della Casa Bianca per capi di Stato e di governo, aperta l'ultima volta per il presidente Giorgio Napolitano. Durante l'incontro di domani alla Casa Bianca, si parlerà naturalmente anche di Expo, a quindici giorni dell'inaugurazione dell'evento che ha per tema quello dell'alimentazione. Un tema sul quale lavora da anni la first lady Michelle Obama, che a Milano potrebbe arrivare nelle prossime settimane.

A Washington Renzi arriva nel pomeriggio, tarda sera ora italiana, dove terrà una conferenza alla Georgetown university. Quindi, in serata, nella residenza dell'ambasciatore d'Italia Claudio Bisogniero ci sarà un ricevimento in suo onore, con, tra gli ospiti americani, il consigliere per la sicurezza nazionale Susan Rice, e John Podestà, capo dello staff di Hillary Clinton.

L'appuntamento alla Casa Bianca è per domani mattina alle 10.25, con un incontro seguito da una conferenza stampa che con tutta probabilità si terrà nella East room e non più nel Giardino della rose, causa pioggia. Quindi, nel pomeriggio, Renzi incontrerà l'editorial board del Washington Post.

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