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Siria: Esl, centinaia afghani combattono con regime, 200 morti in 2 anni

23 aprile 2015 | 15.13
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Negli ultimi due anni sono almeno 200 gli afghani uccisi dai rivoluzionari, una ventina sono stati fatti prigionieri

Siria: Esl, centinaia afghani combattono con regime, 200 morti in 2 anni

Sono "oltre 200 gli afghani morti negli ultimi due anni" di conflitto in Siria che "combattevano per il regime" del presidente Bashar al-Assad o "con le milizie del movimento libanese di Hezbollah". E' quanto rivela ad Aki-Adnkronos International Ayham Barakat, esponente dell'Esercito siriano libero nel sud della Siria, secondo cui nelle mani dei rivoluzionari anti-Assad "vi sono una ventina di prigionieri di cui il regime siriano non si cura".

"Molti di questi afghani vivono in Siria da lungo tempo", spiega Barakat, sottolineando che "la prima ondata è arrivata durante la guerra afghana e si è insediata nelle aree a maggioranza sciita in Siria, come la località di Sayyeda Zeinab", alla periferia di Damasco.

La seconda ondata è arrivata in Siria "dopo che l'Iran ha acquistato una gran quantità di immobili in quella località e nei dintorni e ha iniziato a costruire luoghi di pellegrinaggio", dove gli afghani si sono insediati per lavorare.

La terza ondata "più graduale" è il frutto delle "espulsioni di afghani che vivevano in alcuni Paesi del Golfo" e che "in parte si sono insediati in Siria sotto la tutela siro-iraniana", aggiunge Barakat, precisando che "nessuno di questi possiede la cittadinanza siriana".

"Prima dell'inizio del conflitto - sottolinea - non vi era nessun problema tra questi cittadini e i siriani, poi l'Iran e il regime di Assad li hanno arruolati per combattere contro l'opposizione e Teheran ha cominciato a farne arrivare altri dall'Afghanistan offrendo loro incentivi economici o favori amministrativi".

Una versione, questa, confermata da alcuni dei prigionieri, che hanno confessato di ricevere stipendi mensili da parte dell'Iran per combattere al fianco del regime, oppure facilitazioni per sé o per le proprie famiglie per risiedere in Iran.

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