Pagate cauzioni di 250mila-350mila dollari. Per il loro legale, i poliziotti non hanno fatto nulla di sbagliato. Gli agenti - ha affermato - "hanno agito in ogni momento in modo ragionevole e seguendo le istruzioni ricevute durante l'addestramento".
Non hanno fatto "nulla di sbagliato". Così Michael Davey ha difeso i suoi sei assistiti, gli agenti accusati per la morte del 25enne afrocamericano Freddie Gray e usciti di carcere dietro il pagamento di cauzioni comprese tra i 250mila ed i 350mila dollari. Gli agenti - ha affermato il legale citato dalla Bbc - "hanno agito in ogni momento in modo ragionevole e seguendo le istruzioni ricevute durante l'addestramento".
All'annuncio dell'incriminazione degli agenti da parte del procuratore del Maryland, Marilyn Mosby, nelle strade di Baltimora la gente era scesa a festeggiare. Oltre alle celebrazioni si è avuta una manifestazione di protesta in cui i dimostranti hanno chiesto un'amnistia a favore di quanto sono stati arrestati a seguito dei disordini di lunedì. La polizia ha annunciato che 53 persone sono state fermate ieri alcune per aver ignorato il coprifuoco ancora in vigore.
Parlando con i giornalisti, il legale degli agenti ha accusato Mosby di essere saltata alle conclusioni con estrema fretta: "Quando tutti i fatti legati al caso emergeranno nella forma dovuta, l'assenza di errori degli ufficiali apparirà estremamente chiaro". L'avvocato ha infine insistito nel sostenere che le ferite di Gray "non sono state frutto dell'azione o dell'inazione" degli agenti.