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Israele: Netanyahu a soldato etiope, scioccato da video pestaggio

04 maggio 2015 | 15.54
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Primo ministro israeliano risponde così alle violente proteste della comunità di origine etiope, dopo che un giovane militare è stato picchiato senza motivo da due poliziotti.

Scontri a Tel Aviv fra ebrei etiopi e polizia israeliana.   - (Foto AFP)
Scontri a Tel Aviv fra ebrei etiopi e polizia israeliana. - (Foto AFP)

"Sono rimasto scioccato dal video". Così il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha voluto esprimere personalmente la sua solidarietà al soldato israeliano di origine etiope vittima di un pestaggio apparentemente senza motivo da parte della polizia. Il video dell'aggressione contro Damas Pakedeh ha agito come detonatore per la rabbia di una comunità che si sente discriminata in Israele: una protesta ieri sera a Tel Aviv è degenerata in violenti scontri con la polizia, fra lanci di sassi contro gli agenti e cariche a cavallo contro i manifestanti.

"Ciao Damas, come stai? Ho sentito che sei un ottimo studente, che fai il volontario nei fine settimana, che studi con serietà - ha detto il primo ministro, ricevendo Pakedeh nel suo ufficio - voglio dirti che sono rimasto scioccato dal video, che non l'accettiamo, che la polizia se ne sta occupando e che lavoriamo per cambiare la situazione. Ho anche sentito che non vuoi che la violenza continui". Anche il presidente israeliano, Reuven Rivlin, è intervenuto sulla vicenda, parlando "del dolore, la sofferenza e la rabbia " della comunità israeliana di origine etiope.

Dopo aver ricevuto il giovane soldato, Netanyahu vedrà anche tutte le autorità interessate alla vicenda, compresi i leader della comunità etiope, che conta poco più di centomila persone. Gli ebrei di Etiopia, di pelle scura, sono secondo la leggenda discendenti dell'unione fra re Salomone e la regina di Saba. Furono portati in Israele in tre diverse operazioni negli anni Ottanta, sfuggendo a carestie e persecuzioni.

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