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**Grecia: Schaeuble, giusto referendum su accordo con creditori**

11 maggio 2015 | 15.15
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Il commissario Ue agli Affari economici, Moscovici: "Atene presenti proposte sulle riforme per pensioni e lavoro". Schaeuble: "Se il governo dice che bisogna convocare un referendum, allora si dovrebbe fare. Potrebbe anche essere la misura giusta far decidere al popolo" . La replica di Varoufakis: "La consultazione sull'accordo non è sui nostri schermi radar"

Schaeuble e  Varoufakis (Foto  Infophoto)
Schaeuble e Varoufakis (Foto Infophoto)

L'Eurogruppo "accoglie positivamente i progressi fatti finora" nei colloqui fra la Grecia e le istituzioni creditrici e "riconosce che sono necessari più tempo e sforzi per superare le differenze". E' quanto si sottolinea nelle dichiarazioni conclusive in cui si afferma che è stata presa "nota dello stato dei negoziati in corso fra le autorità greche e le istituzioni" e ha "accolto positivamente i progressi finora compiuti". I ministri delle Finanze dell'area euro hanno sottolineato che "la riorganizzazione e la razionalizzazione delle procedure di lavoro hanno reso possibile un'accelerazione e hanno contribuito a rendere più sostanziale la discussione".

L'Eurogruppo ha poi riconosciuto che "altro tempo e sforzi sono necessari per superare le differenze sui temi ancora aperti" e ha accolto positivamente "l'intenzione delle autorità greche di accelerare il loro lavoro con le istituzioni, con l'obiettivo di arrivare in modo tempestivo a una conclusione positiva della revisione" del programma di sostegno finanziario ad Atene.

Il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, al termine della riunione, ha detto che i colloqui fra la Grecia e le istituzioni creditrici hanno registrato "progressi" su temi come le aliquote Iva e crediti deteriorati, ma il governo greco deve "ancora presentare proposte alternative" sulle aree del programma di riforme che rifiuta, come le pensioni e il mercato del lavoro.

Convocare un referendum in Grecia sulle condizioni per l'accordo sulle riforme fra il Paese e le istituzioni creditrici potrebbe essere "la misura giusta", aveva detto questa mattina il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, arrivando alla riunione dell'Eurogruppo. "Se il governo greco dice che bisogna convocare un referendum, allora si dovrebbe fare. Potrebbe anche essere la misura giusta far decidere al popolo greco. La decisione spetta alla Grecia", aveva sottolineato Schauble.

Dopo la fine della riunione, è arrivata però la replica del ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis, che ha affermato che un eventuale referendum sull'accordo fra la Grecia e le istituzioni creditrici "al momento non è sui nostri schermi radar". Convocare un referendum è "una decisione che spetta al premier e al presidente della Repubblica", che potrebbero eventualmente decidere di convocarlo "per chiedere al popolo greco il suo sostegno nel caso di decisioni cruciali".

E poi ha aggiunto che la carenza di liquidità è un "problema terribilmente urgente" per la Grecia, ma è possibile arrivare a un accordo con le istituzioni creditrici entro due settimane. Nel comunicato di oggi "abbiamo deciso di sottolineare i progressi fatti e il buon clima per trovare un accordo il più presto possibile", accordo che potrebbe essere raggiunto "nelle prossime due settimane", ha spiegato.

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