'Missione speciale' dei soldati della missione Unifil: sono 3000 i bambini, tra piccoli pazienti ricoverati in ospedale, studenti delle scuole e bimbi ospitati dagli orfanotrofi, che sono stati raggiunti dai soldati del contingente Unifil, comandati dal generale Luciano Portolano. Percorsi mille km in sei giorni (Foto)
'Missione speciale' dei militari italiani in Libano: sono 3000 i bambini, tra piccoli pazienti ricoverati in ospedale, studenti delle scuole e bimbi ospitati dagli orfanotrofi, che sono stati raggiunti dai soldati del contingente Unifil, comandati dal generale Luciano Portolano, per un progetto di 'Clown Therapy'. Si tratta, spiega all'Adnkronos il maggiore Leonardo de Santis, distaccato al comando di Unifil, di stanza presso il Multinational Cimic Group di Motta Di Livenza, di un'idea "nata nel 2013 grazie a un collega che conosceva la clown therapy e volle formare cinque ragazzi civili libanesi. Oggi abbiamo voluto riproporre l'iniziativa con cinque clown dell'organizzazione All 4 Children" (Foto).
"Tra i tanti bambini che abbiamo incontrato - prosegue de Santis - anche molti rifugiati siriani". Nel condividere le finalità del progetto, il generale Portolano ha sottolineato l’utilità sociale di iniziative volte a sostenere "gli enti istituzionali libanesi nel sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione, nella giusta direzione quindi della piena attuazione della risoluzione 1701". I militari e i 'clown' della Ong (quattro italiani e un libanese) hanno percorso mille km in sei giorni (Foto).
Unifil opera in un contesto molto delicato, che dal 1978 ad oggi è in continuo mutamento. Gli obiettivi della missione si sviluppano lungo tre direttrici: monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, supporto alle forze armate libanesi dispiegate nel Libano del sud e assistenza alla popolazione civile attraverso la realizzazione di progetti 'Cimic' di cooperazione civile-militare.
