Moltissimi gli irlandesi che lavorano all'estero, in grandissima maggioranza giovani, tornati per partecipare allo storico referendum. Viaggi testimoniati con messaggi, foto e video postati su Twitter
In aereo, in pullman, in treno e, ovviamente, in traghetto. Sono moltissimi gli irlandesi che vivono all'estero, in gran parte giovani di quella generation emigration che è dovuta andare a lavorare altrove negli anni della crisi, tornati in Irlanda per partecipare allo storico referendum per i matrimoni gay. Viaggi che sono documentati dai messaggi, le foto, i video postati su Twitter con l'hastag #HomeToVote, lanciato la notte scorsa.
Tra questi il video in un treno, subito ribattezzato "Equality Train", partito da Londra con a bordo moltissimi ragazzi con magliette, bandiere e palloncini arcobaleno, per andare a Holyhead ed imbarcarsi sul traghetto per Dublino.
Here's the vibe on the Euston to Dublin Equality Train right now #hometovote pic.twitter.com/y9y8auAGo0
— Dylan Haskins (@diylan) 22 Maggio 2015
I viaggi sono organizzati dalla campagna "Get the boat 2 Vote" animata dagli irlandesi all'estero per far tornare a votare chi lavora all'estero. La legge elettorale irlandese permette di votare a chi risiede all'estero da meno di 18 mesi, ma non ha il voto a distanza o per posta.
This is the scene on the 9:10 London to Holyhead train as Irish abroad return #hometovote #marref pic.twitter.com/spVfkb5sIT
— Naomi O'Leary (@NaomiOhReally) 22 Maggio 2015