Protesta per la decisione di pagare gli stipendi non più settimanalmente, ma mensilmente
I curatissimi giardini di Downing Street e di tante altre aree verdi della capitale britannica, da Hyde Park a Kensington Gardens a St James's Park, rischiano di finire preda delle erbacce e dell'incuria. E' quanto minacciano i giardinieri londinesi membri del sindacato Gmb, che hanno iniziato uno sciopero per protestare contro la decisione dell'Ocs, la società di servizi che ha in appalto il servizio giardini di Londra, di pagare gli stipendi non più settimanalmente, ma mensilmente.
Gli agguerriti giardinieri d Sua Maestà, che proprio non ci stanno ad abbandonare l'antica consuetudine britannica della 'weekly pay', si sono dati appuntamento per oggi davanti alla residenza del primo ministro David Cameron per far sentire la propria voce. Secondo i giardinieri, inoltre, nel passaggio tra l'ultimo stipendio pagato settimanalmente e il primo pagato mensilmente, ci sarebbero due settimane di 'buco' che l'Ocs intenderebbe coprire sotto forma di 'prestito' ai lavoratori, da restituire nell'arco di alcuni mesi.
Oltre alle belle aiuole che circondano la casa del primo ministro al Numero 10 di Downing Street, a rischio, avverte il sindacalista della Gmb Gary Carter, ci sono anche diversi eventi importanti, come l'apertura ufficiale del nuovo Parlamento in programma per domani, con il tradizionale Queen's Speech e la parata Trooping the Colour, il compleanno ufficiale della regina, a St James's Park. Tutti appuntamenti dove la cura dei giardini, parte integrante della scenografia, è fondamentale.