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Afghanistan, commando fa strage in una guesthouse: uccisi 9 cooperanti di una ong ceca

02 giugno 2015 | 13.44
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Lavoravano per il piano nazionale di aiuti del ministero della Riabilitazione e dello Sviluppo rurale. Kabul, Talebani rivendicano attacco a residence: un italiano tra i 14 morti

(Xinhua)
(Xinhua)

Nuovo attacco mortale in Afghanistan. Nove cooperanti di un'organizzazione non governativa ceca sono stati uccisi da un commando di militanti che hanno aperto il fuoco contro la guesthouse nella quale si trovavano. "Nove dei nostri uomini sono stati uccisi nell'attentato avvenuto nel distretto di Zari, provincia di Balkh. Cinque di loro facevano parte dello staff del National Solidary Programme; con loro c'erano poi due guardie e due autisti", ha dichiarato Ross Hollister, direttore per l'Afghanistan di People in Need.

Tutte le vittime, ha aggiunto il responsabile, sono di nazionalità afghana e tra loro non ci sono donne, come è stato poi confermato anche dal portavoce della polizia della provincia di Balkh.

L'attentato non è stato rivendicato, ma è presumibilmente opera dei Talebani che nelle settimane scorse hanno lanciato l'offensiva di primavera. Il distretto montano di Zari, dove la ong ceca è attiva da più di dieci anni, è una zona estremamente pericolosa del Paese. Particolarmente delicata è la situazione lungo il confine che il distretto condivide con la provincia di Sari-i-Pul, dove i talebani controllano vaste aree e dove sono frequenti gli attacchi lanciati dai militanti contro l'esercito regolare.

I nove cooperanti uccisi lavoravano per il piano nazionale di aiuti del ministero della Riabilitazione e dello Sviluppo rurale afghano, che si occupa di incentivare progetti di sviluppo agricolo in tutto il Paese. Finanziato per la maggior parte da organizzazioni internazionali, il piano è seguito sul campo da organizzazioni non governative locali e non.

"Abbiamo richiamato tutti i nostri team sparsi nelle sei province del Paese in cui stiamo lavorando - ha detto all'agenzia stampa Dpa Hollister - ma non abbiamo preso in considerazione l'idea di lasciare l'Afghanistan".

L'attentato nell'albergo del distretto di Zari segue quello in cui hanno perso la vita, lo scorso 14 maggio, 14 persone, tra cui anche un italiano. Anche in quel caso le vittime erano per la maggior parte cooperanti stranieri, morti durante l'attacco ad una guesthouse di Kabul.

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