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Usa: Graham, Caitlyn Jenner è benvenuta nel Partito Repubblicano

08 giugno 2015 | 14.50
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Il senatore Graham ribadisce il 'no' alle nozze gay, ma ricorda che vuole essere presidente di tutti

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Dopo aver per giorni evitato dichiarazioni su Caitlyn Jenner, la donna che il campione olimpionico Bruce è voluto diventare, anche i candidati repubblicani commentano la vicenda che da grande fenomeno mediatico sta anche catalizzando l'attenzione della politica americana. "Se Caitlyn Jenner vuole vivere al sicuro in un'economia prospera, voti per me". ha affermato il senatore Lindsey Graham, candidato alle primarie Gop, dando quindi la benvenuta a Caitlyn nel Partito per il quale Bruce ha sempre votato.

"Sono contro l'aborto, per il matrimonio tradizionale - ha voluto poi precisare il repubblicano - ma mi candido alla presidenza degli Stati Uniti: se Caitlyn Jenner vuole essere repubblicana, è la benvenuta nel partito". Ed all'intervistatore della Cnn che gli chiedeva se quindi il partito repubblicano, generalmente contrario ai matrimoni gay, è pronto invece ad una politica più aperta nei confronti dei transgender, Graham ha risposto già da presidente, ricordando che "siamo tutti insieme" per il bene del Paese.

Il senatore - un moderato non particolarmente legato alla destra cristiana che vede come una sconfitta culturale la grande pubblicità data alla Jenner che ha ottenuto in pochi giorni dopo la copertina su Vanity Fair quasi 2,5 milioni di follower - ha poi parlato della vicenda dal punto di vista umano: "non sono nei suoi panni, non ho le risposte ai misteri della vita, posso solo immaginare il tormento che ha vissuto Bruce, e spero solo che lei possa ora avere pace".

Scott Walker, governatore del Wisconsin e possibile candidato alle primarie repubblicane, considera quella di Jenner una "decisione personale": "non credo che vi sia nulla di più a dire, è una decisione personale", ha risposto durante un'intervista alla Abc alla domanda se fosse d'accordo con il presidente Obama che ha definito la scelta di Jenner di rendere pubblica la sua storia con l'intervista a Vanity Fair un atto di coraggio.

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