La Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha invitato il presidente Hassan Rohani a vigilare su "possibili violazioni" da parte di "alcune" delle potenze che hanno firmato l'accordo sul programma nucleare di Teheran.
In una lettera a Rohani, l'ayatollah ha riconosciuto che la chiusura dell'accordo è "un passo importante", ma il presidente deve "prestare attenzione a possibili violazioni" degli impegni presi da parte di alcuni dei Paesi del gruppo 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gb e Germania).
"Sai bene che non possiamo fidarci di alcuni dei sei Paesi che hanno partecipato ai negoziati", ha avvertito Khamenei, senza specificare dettagli in merito.
Sull'accordo il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, e il capo dell'Organizzazione per l'energia atomica, Ali Akbar Salehi, riferiranno martedì prossimo al Parlamento di Teheran. Lo ha annunciato il vice presidente del Majlis, Mohammad Hassan Abutorabifard. Citato dall'agenzia ufficiale Irna, il vice presidente ha spiegato che Zarif e Salehi saranno ascoltati in due udienze, una a porte chiuse e una pubblica.
Barack Obama ha telefonato a Vladimir Putin per ringraziarlo "per il ruolo importante svolto dalla Russia" per il raggiungimento dell'accordo sul programma nucleare dell'Iran, "un successo arrivato dopo quasi venti mesi di negoziati intensi". I presidenti di Stati Uniti e Russia si sono impegnati anche a rimanere in stretto contatto e a lavorare insieme per seguire l'attuazione dell'accordo e per contenere le tensioni in Medio Oriente e soprattutto in Siria, precisa la Casa Bianca.
Principe saudita Bandar: accordo con Usa devastante per la regione - Molto dura l'analisi del principe saudita Bandar bin Sultan, ex ambasciatore a Washington, nonché ex capo dell'intelligence, per il quale l'accordo internazionale sul nucleare iraniano "sarà devastante per il Medio Oriente", che "già vive in un contesto disastroso, nel quale l'Iran è uno degli attori che più destabilizzano la regione". Il principe Bandar ha scritto un editoriale per il sito panarabo Elaph, edito a Londra, che rappresenta la prima presa di posizione esplicita di Riad contro l'accordo siglato due giorni fa a Vienna. Un accordo che, secondo Bandar, riproduce lo scenario del fallito accordo tra Usa e Corea del Nord degli anni Novanta.
