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Nonna di Obama va a Nairobi dal nipote: "Voglio convincerlo a venire a Kogelo"

24 luglio 2015 | 16.22
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Barack Obama (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Barack Obama (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

A Kogelo non si rassegnano al fatto che la Casa Bianca ha escluso, presumibilmente per motivi di sicurezza, una tappa del presidente Barack Obama nel villaggio dove è nato suo padre durante la visita in Kenya. E dal villaggio del nord del Paese è partita "Mama Sarah", la 94enne nonna del presidente degli Stati Uniti, per andare a Nairobi per incontrare il nipote e convincerlo ad andare a visitare la tomba del padre. "Sto andando a convincerlo a venire" ha affermato in un'intervista a The Standard, aggiungendo di aver preparato anche un'abitazione adatta ad ospitarlo.

"Ho fatto costruire per lui una simba proprio vicino alla tomba di suo padre", ha spiegato affermando che comunque sarà lieta anche di ospitarlo a casa sua. Il presidente ha più volte espresso il suo affetto per la matriarca del clan Obama che Obama, pur non avendo un legame di sangue diretto con lei, essendo la terza moglie del suo nonno paterno, chiama affettuosamente 'granny' da quando l'ha incontrata la prima volta durante il suo viaggio in Kenya nel 1987. Viaggio raccontato poi nel libro "Dreams from my father", best seller che lanciò la fulminante carriera di Obama.

A Nairobi, scrive ancora il quotidiano, Mama Sarah, che è accompagnata dalla figlia Masart Obama, sarà ospitata nello stesso albergo del presidente al quale sta portando diversi doni dal villaggio, tra cui anche uno sgabello di legno intarsiato.

E' atteso per oggi in serata a Nairobi l'arrivo di Obama che, accompagnato da una delegazione di una ventina di persone tra i quali senatori ed altri esponenti politici, dopo il Kenya si recherà in Etiopia, primo presidente americano a fare tappa in questi Paesi. Domani è atteso il suo discorso al Global Entrepreneurs Summit, vertice globale di imprenditori che, in mezzo a massicce misure di sicurezza, si è aperto oggi a Nairobi.

Nella serata di domani avrà colloqui e poi una cena di stato con il presidente keniota Uhuru Kenyatta. L'incontro è destinato a rilanciare le relazioni tra i due Paesi dopo che Washington si era opposta alla sua candidatura presidenziale nel 2013 a causa delle accuse che gli aveva rivolto il Tribunale penale internazionale per le violenze etniche post elettorali nel 2007. Kenyatta ha poi vinto le elezioni e le accuse contro di lui sono state archiviate.

Nonostante la tappa a Kogelo sia stata evitata, è prevedibile che Obama metterà una grande enfasi sul suo legame personale profondo con il Kenya, la terra di suo padre, nel discorso pubblico che pronuncerà domenica. La visita di Obama ha fatto scattare un massiccio dispositivo di sicurezza - 10mila poliziotti sono stati dispiegati a Nairobi - nel Paese che negli ultimi anni è stato obiettivo di terribili e sanguinosi attentati da parte dei al Shabab. E nel timore di infiltrazioni da parte dei miliziani islamisti somali è stata rafforzata la sicurezza e la presenza militare sul confine con la Somalia.

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