cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 04:34
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Italiani rapiti in Libia, Gentiloni: "Contatti con tribù e Paesi vicini"

29 luglio 2015 | 15.36
LETTURA: 2 minuti

Paolo Gentiloni (Infophoto) - INFOPHOTO
Paolo Gentiloni (Infophoto) - INFOPHOTO

"Appare tuttora prematuro avanzare ipotesi sulla paternità del sequestro" dei quattro italiani rapiti in Libia e ad oggi non è arrivata "nessuna rivendicazione". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, davanti alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, a Montecitorio.

Oltre a ricordare che non sono emersi elementi riconducibili ad un coinvolgimento di Daesh, il capo della diplomazia italiana ha precisato che sono "in corso contatti con tribù e autorità locali" ed è stata "avviata la collaborazione anche con i servizi dei Paesi confinanti e di tutti gli altri Paesi", che possono fornire informazioni, senza contare che è in corso "ogni possibile azione volta a evitare il potenziale utilizzo strumentale" del sequestro "da parte dell'uno o dell'altro blocco".

Gentiloni ha poi ribadito la "possibile matrice meramente criminale" del sequestro, con finalità "estorsive, ma i riscontri sono in corso di verifica".

Paralando del rapimento di padre dall'Oglio, avvenuto in Siria esattamente due anni fa, Gentiloni ha assicurato: "Non lo abbiamo dimenticato. Continuiamo a lavorarci con assoluta costanza, come ho confermato ai fratelli" del gesuita.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza