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Choc in Azerbaigian, giornalista critica calciatore e viene picchiato a morte

11 agosto 2015 | 15.18
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 (Infophoto) - INFOPHOTO
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Un giornalista dell'Azerbaigian, Rasim Alyev, è stato picchiato a morte da sei sconosciuti dopo aver criticato un noto calciatore su Facebook. In un'intervista video, registrata in ospedale poche ore prima di morire per le ferite, Alyev ha raccontato che il calciatore e suoi familiari l'avevano invitato a prendere un tè per risolvere la disputa. Ma all'appuntamento si sono presentati solo gli aggressori.

Alyev, racconta oggi il Guardian, aveva criticato Javid Huseynov, calciatore della squadra Gabala e della nazionale azera. Il giocatore aveva sventolato una bandiera turca durante una partita di Europa League a Cipro e fatto gesti osceni a un giornalista greco che gli aveva chiesto il perché del suo gesto. Aliyev aveva commentato di non volere che il suo Paese fosse rappresentato da una persona così "immorale".

Il giornalista ucciso era stato minacciato in passato. Alyev lavorava per l'Institute for Reporter's Freedom and Safety (Ifsr), un'associazione indipendente per la tutela della libertà di stampa chiusa l'anno scorso dal governo. Il suo direttore, Emin Huseynov, ha ottenuto l'asilo in Svizzera dopo una fuga a bordo dell'aereo del ministro elvetico degli Esteri. Alyev aveva preso il suo posto e si guadagnava da vivere come giornalista sportivo freelance.

Secondo l'Ifrs, la morte di Alyev va inquadrata "nella politica del governo dell'Azerbaigian di deliberata distruzione della società civile del Paese e delle voci dissidenti". Il presidente azero, Ilham Alyev (non è parente del giornalista), ha condannato l'assassinio parlando di "minaccia alla libertà di parola". Ma il Guardian ricorda che ai suoi giornalisti è stato negato il visto per seguire i Giochi Europei di Baku lo scorso giugno, dopo che il giornale aveva indagato sugli abusi dei diritti umani commessi dal regime.

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