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Parlamento di Berlino vota a larga maggioranza il piano di aiuti alla Grecia

19 agosto 2015 | 11.07
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Via libera dal board Esm al terzo pacchetto da 86 miliardi

(Xinhua)
(Xinhua)

Il Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, ha dato il via libera al terzo pacchetto di aiuti alla Grecia con un'ampia maggioranza. C'era molta attesa per il voto ma l'apprensione per un passo falso del governo era stato scongiurato con la cancelliera Angela Merkel che è riuscita a contenere l'opposizione interna al suo partito. In una riunione, che si è svolta ieri sera, con i deputati dell'Unione Cristiano Democratica (Cdu) e della formazione sorella bavarese dell'Unione Cristiano Sociale (Csu), solo in 56 avevao annunciato che avrebbero votato contro la concessione di un terzo prestito ad Atene

Il ministro della Finanze Wolfgang Schaeuble, intervenendo in Parlamento, aveva comunque avvertito che "la decisione su un ulteriore programma di aiuti per la Grecia non è facile. I dibattiti per gli aiuti alla Grecia - aveva aggiunto - sono stati sempre duplici, ci sono motivi pro e contro importanti economici e politici".

In totale sono stati 454 i voti a favore, 113 i contrari e 18 gli astenuti. Se l'approvazione del bailout alla Grecia appariva sicuramente scontata, dato l'appoggio degli alleati socialdemocratici e dei Verdi all'opposizione, tutti gli occhi sono puntati sui ribelli interni del partito Cdu/Csu della cancelliere tedesca Angela Merkel. Per questo c'è attesa per la pubblicazione dei nomi dei votanti, per saper chi ha votato contro le indicazioni del suo governo.

Lo scorso 17 luglio, quando il Bundestag ha votato il via libera al nuovo negoziato europeo con la Grecia, ben 60 deputati sui 311 del gruppo Cdu/Csu avevano votato contro. Ieri sera tuttavia, quando la Merkel ha incontrato i suoi deputati, solo in 56 hanno annunciato il loro voto contrario e quattro l'astensione. La rivolta interna sembra dunque essere stata contenuta, tanto più che a luglio i voti contrari in aula furono ben 191, molti di più dei 113 di oggi.

Il programma di aiuti internazionali alla Grecia da 86 miliardi di euro in cambio di riforme, il terzo in cinque anni, è inviso alla maggior parte dell'opinione pubblica tedesca. Ma l'influente ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble ha ribadito oggi in aula che il bailout "è nell'interesse della Grecia e dell'Europa".

"Naturalmente , dopo l'esperienza degli ultimi mesi e anni, non vi sono garanzie che tutto funzioni e i dubbi sono leciti - ha aggiunto il ministro tedesco delle Finanze - Ma dato che il parlamento greco ha già adottato una larga parte delle misure richieste , sarebbe irresponsabile non usare questa possibilità per un nuovo inizio in Grecia". Schaeuble ha poi dichiarato di ritenere "indispensabile" il coinvolgimento del Fmi nel bailout, dicendo di non avere dubbi che questo accadrà.

Il Fondo monetario internazionale dovrebbe decidere in ottobre, ma prima di aderire chiede una ristrutturazione del debito greco. Se questa comporterà un cambiamento nelle condizioni del bailout, sarà necessario un altro voto dei deputati tedeschi.

Con il voto al Bundestag, richiamato appositamente dalle vacanze, manca ormai soltanto il via libera del parlamento olandese, atteso in giornata. Ieri la Grecia ha ripreso il programma di privatizzazioni congelato dall'avvento del governo di Alexis Tsipras in gennaio, dando luce verde alla cessione quarantennale della gestione di 14 aeroporti regionali ad una società tedesca, la Fraport.

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