Nessun cittadino italiano è rimasto coinvolto nell'attentato terroristico di lunedì di Bangkok. La Farnesina, attraverso l'ambasciata in Thailandia, ha infatti terminato le verifiche sui nominativi dei deceduti e dei feriti e tra questi non risulta nessun connazionale.
Dietro l'attacco al santuario Erawan nel centro di Bangkok, costato la vita di 20 persone (FOTO), ci sarebbe una "rete". E' quanto ha affermato il capo della polizia thailandese, Somyot Poompanmoung, citato dal 'Telegraph', secondo cui l'attentatore che ha lasciato l'ordigno "non ha agito da solo" e fa parte di una "rete".
Nel frattempo, la polizia è alla ricerca del giovane, di cui è stato diffuso l'identikit, ripreso dalle telecamere mentre lasciava uno zaino al tempietto e di suoi complici. Le autorità hanno anche offerto in ricompensa un milione di baht per informazioni che conducano all'individuo.
— Pol.Lt.Gen.Dr.Prawut (@Dr_Prawut) 19 Agosto 2015 In base ai dati dell'Erawan Medical Centre, sono 123 le persone rimaste ferite nell'esplosione di due giorni fa e delle 20 vittime dodici hanno perso la vita sul luogo, mentre altre 8 sono morte in ospedale.
Ieri un'altra bomba è scoppiata su un molo, ma nessuno è rimasto ferito. Secondo gli investigatori, i fatti - che ancora non sono stati rivendicati - sarebbe collegati tra loro.
Intanto il santuario hindu è stato riaperto al pubblico. Gli agenti della polizia hanno fatto sapere che la statua venerata del santuario ha riportato solo "danni lievi". Ad avere riaperto sono stati anche i negozi nelle vicinanze.
