Attacco al treno, l'aggressore ribadisce: "Era solo una rapina"

Il giovane marocchino bloccato con un kalashnikov sul treno Amsterdam-Parigi continua a sostenere che voleva fare soltanto una rapina, negando ogni finalità terrorista. E' quanto ha detto all'emittente BFMTV il suo avvocato, Sophie David, che lo ha incontrato ieri sera.

Mi ha detto che "aveva pensato di fare una rapina per poter mangiare, per avere un po' di soldi", ha riferito la David, spiegando che il suo assistito ha ribadito di aver trovato per caso il borsone pieno di armi in un parco di Bruxelles dove si rifugiava per dormire. Il marocchino ha anche sostenuto che il kalashnikov non funzionava e negato che vi siano stati colpi d'arma da fuoco, anche se fra i due feriti uno è stato raggiunto da un colpo d'arma da fuoco.

Il giovane, che giovedì è stato sopraffatto e disarmato da due soldati americani in vacanza, ha detto di essere senza fissa dimora e di aver viaggiato recentemente fra Spagna, Belgio, Austria e Germania. Ha invece negato di essere stato in Siria, come avevano riferito giornali spagnoli citando fonti dei servizi del loro Paese. Il ministro francese degli Interni, Bernard Cazeneuve, ha riferito ieri che l'uomo è noto ai servizi come persona vicina all'estremismo islamico.

Il governo belga ha annunciato oggi controlli di sicurezza permanenti sui treni internazionali ad alta velocità. Secondo quanto reso noto dal primo ministro belga Charles Michel, i viaggiatori dovranno identificarsi e il loro bagaglio verrà controllato. Tali misure sono già in vigore sull'Eurostar, il treno che raggiunge la Gran Bretagna passando nel tunnel sotto la Manica. Michel ha sottolineato che il suo Paese non può agire da solo. Già ieri aveva chiesto un incontro fra i ministri dei Trasporti di Belgio, Francia, Olanda e Germania.