Doveva scegliere se lasciarlo morire o se chiamare l'ambulanza e salvarlo. Una donna di Rochdale, nella contea della Greater Manchester, nell'ovest dell'Inghilterra, ha scelto di chiamare i soccorsi e salvare la vita all'uomo che l'aveva appena violentata.
Susan Copestick, 58 anni, vittima dell'orribile vicenda, racconta di aver pensato: "Non posso lasciarlo morire senza che sia stato punito per quello che ha fatto". Secondo quanto riporta 'Metro.co.uk', lei e Peter Drummond, 62 anni, si erano conosciuti in ufficio ma nel 2014 la loro relazione era finita, anche se lui continuava a tormentarla.
Lo scorso novembre, dopo che la 58enne si era trasferita dai genitori, lui è andato a trovarla fingendo di avere bisogno di aiuto. Una volta in casa, però, è iniziato l'incubo: l'ha aggredita sessualmente, minacciandola con un coltello.
Ma, a un certo punto, è accaduto qualcosa: l'uomo si è sentito male e si è accasciato, dicendole che l'avrebbe uccisa per morire insieme. Poi è svenuto su una poltrona. A quel punto Susan ha preso una decisione coraggiosa: ha deciso di salvarlo e ha chiamato l'ambulanza.
Giudicato colpevole, Drummond è stato condannato a 10 anni di carcere. "La gente trova strano che io abbia deciso di salvare il mio stupratore - racconta la donna - ma preferisco che sia punito con 10 anni di prigione piuttosto che dargli la possibilità di farla franca facilmente".