La Corte d'appello del distretto di Columbia ha dato ragione al governo americano in merito al programma di raccolta di dati telefonici da parte della National Security Agency (Nsa). Ribaltando la decisione di un tribunale di primo grado, la Corte ha stabilito che l'Nsa può continuare a raccogliere i dati fino al 29 novembre quando entrerà in vigore la legge di riforma voluta in proposito dal presidente americano Barack Obama.
Secondo i giudici, il ricorrente - l'attivista Larry Klayman - non ha dimostrato che i suoi dati telefonici siano stati spiati e dunque non poteva citare in giudizio il programma.
La riforma di Obama, decisa dopo le rivelazioni scandalo di Edward Snowden sull'estensione del programma di spionaggio, ridurrà parte dei poteri concessi all'Nsa in seguito agli attacchi dell'11 settembre. L'agenzia potrà tuttavia continuare a sorvegliare le comunicazioni delle persone considerate una minaccia per la sicurezza.
