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Stretta Ue su sicurezza treni, più controlli su bagagli e identità passeggeri

29 agosto 2015 | 21.20
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(Xinhua)
(Xinhua)

"L'attacco nel Thalys ha confermato che dobbiamo lottare risolutamente contro gli atti criminali e terroristici che mettono in pericolo la nostra sicurezza, i nostri valori, la nostra libertà. Il terrorismo non conosce confini". E' quanto ha affermato Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per la Migrazione, gli Affari Interni e la Cittadinanza.

Oggi Avramopoulos ha partecipato, insieme a ministri europei degli Interni e funzionari dei trasporti, alla riunione di Parigi per valutare come rafforzare la sicurezza sui treni e migliorare il relativo scambio di informazioni, dopo l'attacco terroristico sventato sul Thalys, il treno ad alta velocità fra Amsterdam e Parigi.

"Dobbiamo agire insieme rafforzando la cooperazione transnazionale ed europea", ha spiegato Avramopoulos, come si legge in un comunicato, sottolineando quanto sia necessario attuare "pienamente le disposizioni e le azioni previste dall'Agenda europea sulla sicurezza".

"La minaccia terroristica onnipresente sta cercando di minare la nostra libertà" ha affermato il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, sottolineando quanto sia necessario che questo venga evitato.

Nella dichiarazione finale, leggendo il testo approvato, Cazeneuve ha spiegato che "nel settore dei trasporti ferroviari, abbiamo deciso di rafforzare" una serie di misure e di crearne di nuove, "tenendo conto delle legislazioni nazionali, per migliorare la sicurezza del trasporto frontaliero".

Elencando le misure, il ministro francese ha spiegato, tra l'altro, che il controllo dell'identità dei passeggeri e quello dei bagagli "saranno rafforzati sia nelle stazioni che a bordo quando necessario".

Verranno inoltre valutate, ha aggiunto, le conseguenze di "una generalizzazione di biglietti nominativi per i treni internazionali di lunga distanza".

Da parte sua, il ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maiziere, ha precisato di non volere "controlli sistematici approfonditi di persone o bagagli sui treni in Germania o in Europa", ma ha comunque chiarito che i Paesi dovrebbero collaborare meglio, ad esempio attraverso la condivisione di informazioni sui sospetti.

Il tema della sicurezza ferroviaria non si conclude con la riunione di oggi. L'8 ottobre, infatti, i ministri dei Trasporti dell'Unione europea si incontreranno per discutere della questione.

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