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Migranti, Italia-Francia-Germania: "Serve forte risposta da Ue"

02 settembre 2015 | 10.53
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Berlino chiede più controlli al Brennero - Polizia ceca 'marchia' rifugiati

(Afp)
(Afp)

"Di fronte all'aggravarsi del dramma dei migranti al quale si sta assistendo in questi giorni, i ministri degli Esteri di Italia, Paolo Gentiloni, Germania, Frank-Walter Steinmeier, e Francia, Laurent Fabius, hanno sottoscritto un documento di ampio respiro con il quale chiedono una forte risposta europea alla crisi". E' quanto si legge in una nota della Farnesina, in cui si precisa che "il documento, molto articolato, mette in rilievo come, alla luce dei limiti e delle manchevolezze chiaramente mostrati dall'attuale sistema di regole europee in materia di asilo, creato ormai 25 anni fa, occorra rivederne contenuti e attuazione".

I tre ministri, si legge ancora nella nota, "hanno inoltre insistito sull'esigenza di raggiungere l'obiettivo di un'equa ripartizione dei rifugiati sul territorio europeo. Il documento è stato inviato all'Alto Rappresentante dell'Unione Europea, Federica Mogherini, con la richiesta che dell'argomento si discuta il 4-5 settembre a Lussemburgo in occasione della riunione informale dei Ministri degli Esteri dell'Unione Europea".

Germania chiede più controlli al Brennero - L'Italia è disponibile a intensificare, nel rispetto degli accordi di Schengen, i controlli al confine del Brennero come chiesto dalla Germania. Lo fa sapere la Provincia di Bolzano. "Il Governo - spiega - si è prontamente attivato a sostegno della richiesta della Germania comunicando la disponibilità a intensificare, nel rispetto degli accordi di Schengen, i controlli al confine del Brennero, analogamente a quanto avvenuto in occasione del G7". Intensificazione dei controlli al Brennero dunque ma nessuna sospensione di Schengen, chiarisce la Provincia di Bolzano, correggendo quanto comunicato in precedenza.

Polizia ceca scrive numeri registrazione su braccia rifugiati - La polizia ceca ha scritto con dei pennarelli numeri di registrazione sulle braccia o le mani di decine di migranti fermati alla stazione ferroviaria di Breclav, nella Moravia meridionale, vicino al confine con l'Austria. La notizia, riportata su Twitter e da alcuni media locali, ha immediatamente scatenato numerose polemiche, riportando inevitabilmente alla mente le pratiche naziste nei campi di concentramento. "Di fronte al marchio impresso in territorio europeo a decine di profughi che cercano di mettersi in salvo dalla realtà in fiamme dei loro luoghi d'origine non basta lo sdegno, serve una reazione forte e unitaria", ha commentato il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna.

Proteste e disagi a Budapest - Ancora caos e disordini alla stazione ferroviaria Keleti di Budapest, dove centinaia di migranti hanno protestato per il secondo giorno per la decisione dell'Ungheria di impedirgli di partire verso la Germania e altri paesi dell'Ue. Circa 2000 persone si sono accampate questa notte nei pressi della stazione. Ieri le forze dell'ordine avevano impedito ai rifugiati di partire, nonostante i biglietti comprati regolarmente dopo che lunedì le autorità ungheresi avevano lasciato partire centinaia di migranti malgrado molti di loro non avessero visti validi per muoversi all'interno dell'area Schengen.

E questa mattina è scoppiata una nuova protesta con centinaia di profughi che, cantando "Libertà, libertà", sventolavano i biglietti del treno pagati centinaia di euro. L'Ungheria ha dato pochi dettagli sulla sua decisione, se non per dire che sta cercando di adempiere ai propri obblighi in quanto membro dell'Unione europea intensificando i controlli alle frontiere.

'Intrusioni' di migranti sui binari a Calais, bloccati sei Eurostar - Fino a 4.500 passeggeri sul servizio Eurostar che collega Londra a Parigi e Bruxelles hanno risentito dei ritardi dopo che la notte scorsa alcuni migranti hanno invaso i binari nei pressi della stazione di Calais-Frethun, bloccando il traffico ferroviario del tunnel sotto la Manica. I primi problemi, come riferito dalle autorità locali, sono stato registrati ieri sera dalle 22.30 e ad essere rimasti bloccati nella notte sono stati sei Eurostar, con a bordo quasi un migliaio di persone.

Cameron: non accoglieremo altri profughi - David Cameron ribadisce il 'no' della Gran Bretagna ad accogliere altri migranti in arrivo dal Medio Oriente e dal Nordafrica. "Abbiamo preso molti richiedenti asilo veri dai campi profughi siriani - ha detto il premier britannico, parlando con alcune televisioni - Ma pensiamo che la cosa più importante sia cercare di portare la pace e la stabilità a quella parte del mondo". "Non penso - ha continuato - che la risposta si possa avere semplicemente prendendo altri profughi".

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