Ad una settimana dal voto il Presidente uscente della Guinea Alpha Condè sarebbe in testa a tutti i sondaggi e dato vincente o direttamente al primo turno o al ballottaggio. Appare questa la vera ragione che ha spinto le opposizioni guineiane a chiedere un rinvio del voto fissato per l’11 ottobre di almeno una settimana, adducendo problemi organizzativi e logistici.
I sette candidati che compongono l’opposizione si sono ritrovati uniti a chiedere lo slittamento del voto anche dopo i viaggi elettorali di Condè nelle regioni popolate da etnie diverse dalla sua, aree dove il presidente uscente è stato accolto con favore. Un segno questo che la candidatura di Condè, primo premier eletto democraticamente nella storia della Guinea, ha maggiormente ampliato il suo consenso anche nelle zone a lui tradizionalmente meno favorevoli.
Da qui la richiesta di slittamento che ha portato Francois Bourono, portavoce del candidato Lansana Kouyatè, a non escludere il boicottaggio del voto. Secca è stata però la replica di “Rpg – Arcobaleno”, la formazione politica di Condè, che per voce del suo segretario, Saramandy Tourè, ha confermato la data dell’11, spiegando che tutto si è svolto nell’ambito di regole e modalità condivise che gli osservatori internazionali, già presenti nel paese, potranno facilmente verificare.