Iniziativa dei cittadini danesi in risposta all'annuncio shock pubblicato il mese scorso dal governo di Copenaghen su quattro quotidiani libanesi, dove in doppia lingua, arabo e inglese, si invitavano cortesemente i siriani a "non venire in Danimarca, andate altrove".
Nel messaggio, finito sui siti e i social di tutto il mondo, si ricordava che il Paese ha introdotto una serie di nuove leggi più restrittive per i rifugiati, limitando le possibilità di ottenere il permesso di soggiorno. Una mossa che però ha trovato il disaccordo di molti cittadini, che per rimediare hanno pubblicato un nuovo annuncio sugli stessi giornali. "Ci dispiace per l'ostilità che è stata espressa nei confronti dei rifugiati", si legge nel nuovo messaggio. "Come comuni danesi desideriamo estendere la nostra simpatia e compassione a chiunque stia fuggendo da guerre e disperazione".
Mentre il primo annuncio è stato finanziato dal governo danese, questo è stato pagato con le donazioni dei cittadini. Secondo People Reaching Out, gruppo dietro la campagna, circa 167.460 corone danesi (circa $ 25.000) sono state raccolte per la pubblicazione, meno di quello che Copenaghen ha speso per la loro pubblicità. Il nuovo annuncio, ha spiegato, è "la replica di quello originale, ma con una inversione".
Modannoncen er så vigtig! Ikke alle danskere støtter Støjbergs skræmmekampagne #peoplereachingout #refugeeswelcome pic.twitter.com/DSetQTY4fh
— Christina Godsk (@ChristinaGodskM) 14 Settembre 2015Da quanto il partito liberale di centro-destra ha formato un governo di minoranza nel mese di giugno, la Danimarca ha assunto una posizione più rigida nei confronti dei rifugiati rispetto ai Paesi vicini. Il governo ha imposto una serie di leggi volte a scoraggiare l'arrivo dei migranti, tra cui un taglio severo dei sussidi sociali per i nuovi arrivati e il ministro per l’Immigrazione e l’Integrazione danese, Inger Stojberg ha spiegato, che gli avvisi sono volti ad "informare oggettivamente e con sobrietà" sulle regole del Paese.
Tuttavia, quando il governo messo l'annuncio il mese scorso, molti in Danimarca si sono indignati. "Questo deve essere il peggior tempismo per un annuncio nella storia del mondo", ha scritto su Twitter il leader del partito Uffe Elbæk, il leader dei Socialdemocratici
