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Egitto: elezioni, seggi vietati a donne in abiti succinti

16 ottobre 2015 | 15.31
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(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
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Le donne vestite in abiti succinti o 'dissoluti' non potranno votare alle prossime elezioni parlamentari che inizieranno con il primo turno in Egitto il 18 e il 19 ottobre. Lo ha deciso il governo del Cairo, come ha annunciato Rifaat Qumsan, consigliere del premier per gli affari elettorali. Stando alle direttive dell'esecutivo, quindi, le elettrici abbigliate in modo 'sconveniente' non saranno ammesse ai seggi. "Bisogna rispettare le regole, le tradizioni e i costumi sociali", ha spiegato Qumsan in una riunione della Commissione nazionale per la gestione delle crisi.

"Di conseguenza - ha aggiunto - una signora che indossa abiti libertini non potrà entrare al seggio per votare a queste elezioni, che dovranno essere una celebrazione della democratica e non un carnevale in cui sollevare problemi".

L a Commissione elettorale egiziana ha poi deciso che saranno estromesse dal voto anche le donne che indossano il niqab, ovvero il velo integrale. Omar Marwan ha spiegato che le donne che lo indossano dovranno rimuoverlo al momento del voto, pena la negazione del diritto. Il niqab, che copre interamente la donna dalla testa ai piedi, è indossato in ambienti musulmani ultraconservatori. In Egitto viene indossato da una minoranza di donne.

In tutto sono 55,6 milioni gli egiziani chiamati alle urne per queste elezioni, su una popolazione totale di 87,8 milioni di persone, le prime da quando è diventato presidente Abdel Fattah al-Sisi a giugno dello scorso anno. Vi saranno 87 organizzazioni locali e internazionali a monitorare il voto, oltre alla presenza degli organi di stampa e di 61 ambasciate. Nel Paese, intanto, è iniziato il silenzio elettorale in vista del primo turno delle legislative che si svolgerà domenica 18 e lunedì 19 nella madrepatria, ma che per gli egiziani all'estero è previsto già per domani.

Come si legge sul sito di notizie locale 'Youm 7', l'Alta commissione elettorale ha fatto sapere che sanzionerà qualunque violazione al silenzio elettorale, sia da parte dei singoli che delle liste e dei media.

Le province coinvolte in questo primo turno elettorale sono quelle di Buhaira, Alessandria, Giza, Fayyum, Bani Suef, Minya, Assiut, Sohag, Kena, Luxor, Aswan, Marsa Matrouh, Mar Rosso e Wadi Gadid, mentre Il Cairo e le altre province voteranno al secondo turno, previsto il 22 e 23 novembre.

I primi a votare saranno però gli egiziani all'estero, già da domani e poi il giorno successivo. Nel secondo turno, gli egiziani all'estero voteranno il 21 e 22 novembre. La divisione in due turni è stata elaborata dalla Commissione elettorale egiziana su base geografica, con 14 governatorati interessati alla prima fase e 13 alla seconda.

Si tratta delle prime elezioni parlamentari da quando l'ex capo delle Forze Armate Abdel Fattah al-Sisi è diventato presidente dell'Egitto e sono le seconde dalla deposizione di Hosni Mubarak nel 2011. E' considerata la terza e ultima tappa della road map seguita all'elezione di al-Sisi nel maggio dello scorso anno e all'adozione della nuova Costituzione il 18 gennaio 2014 dopo la deposizione del presidente islamico Mohammed Morsi nel luglio del 2013.

Saranno 11mila i seggi aperti, nelle varie scuole dell'Egitto. I risultati del primo turno verranno annunciati il 30 ottobre, mentre per l'esito del secondo turno si dovrà attendere il 4 dicembre. La prima riunione del nuovo Parlamento, che sarà composto da 568 deputati, è prevista entro la fine dell'anno.

Dei 568 deputati, 448 saranno eletti con sistema uninominale e 120 con il sistema delle liste di partiti con quote prefissate per giovani, donne, cristiani ed operai. Altri 28 deputati, che rappresentano il cinque per cento dei rappresentanti della Camera, saranno designati dal presidente al-Sisi, portando così il totale dei legislatori a 596.

Con la Costituzione approvata nel 2014 l'Egitto ha abolito il sistema bicamerale, 'salvando' solo la Camera dei rappresentanti (precedentemente chiamata l'Assemblea del popolo) ed eliminando il Consiglio della Shura. Sempre in base alla nuova Costituzione, le elezioni parlamentari in Egitto si terranno ogni cinque anni.

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