Ha confessato di aver rapito e ucciso un bimbo bosniaco di 4 anni che era ospite con la sua famiglia di un centro di registrazione profughi di Berlino in Germania. "L'ho attirato con un peluche e l'ho portato via con me" ha detto il 32enne, di professione agente di sicurezza, che è stato arrestato. Lo aveva ammazzato subito, strangolandolo con una cintura e nascondendo il corpo sotto della sabbia, usata per le lettiere dei gatti, nel bagagliaio della sua auto. Sono stati i genitori a riconoscere il figlio dalle immagini delle telecamere di sorveglianza. "E' lui, ha fatto qualcosa di male?" ha detto la madre che ha chiamato gli agenti.
Il piccolo era misteriosamente scomparso dal primo ottobre. A nulla erano valse le ricerche della polizia, gli appelli dei genitori e altri due fratelli. L'autopsia dirà se è stato anche violentato. Anche se, assistito da un avvocato, l'uomo ha parzialmente ritrattato la sua confessione, ha anche ammesso di aver ucciso Elias, un altro bambino di 6 anni di Potsdam. Il suo cadavere è stato ritrovato in un giardino a Luckenwalde.