Dopo due decenni nei quali attraverso i prezzi competitivi delle vendite online ha messo in crisi le librerie tradizionali, Amazon apre oggi il suo primo negozio in 'carne ed ossa'. La location scelta è l'University Village, lussuoso shopping center di Seattle, città nella quale il gigante dell'e-commerce ha il suo quartier generale. Il negozio, riporta il Seattle Times, si chiama semplicemente Amazon Books e dall'aspetto non si discosta molto dalle tante altre librerie presenti nei centri commerciali sparsi negli Stati Uniti.
Tra gli scaffali compariranno tra i 5mila e i 6mila titoli, tra i quali non mancheranno naturalmente i best seller del momento e i titoli più apprezzati dagli abituali clienti di Amazon.com. All'azienda fondata da Jeff Bezos, che nell'arco di vent'anni ha messo fuori mercato un numero enorme di negozi, potendo abbattere i costi di gestione della distribuzione tradizionale, sono però sempre mancati due dei principali punti di forza delle librerie vere e proprie: la gratificazione istantanea per il cliente, che deriva dal prendere possesso di un libro un istante dopo che lo si è acquistato; e il tocco personale che può dare l'aiuto di un commesso competente.
Amazon, nell'abbracciare la forma di distribuzione tradizionale, può a sua volta contare su un grande vantaggio rispetto alle altre librerie. Vale a dire, l'enorme mole di dati sui gusti del pubblico derivante dall'analisi degli acquisti effettuati online. I dati verranno usati per scegliere scientificamente i titoli da proporre ai clienti di Seattle. Inoltre, sempre attraverso lo studio dei dati online, sarà possibile limitare al massimo le giacenze di magazzino, da sempre un problema per le librerie tradizionali.
