Terzo giorno di coprifuoco per Bruxelles, con poche persone in giro per la città, ancora in stato di massima allerta e gelida per l'inverno arrivato all'improvviso nel fine settimana. Le autorità, dopo le operazioni di polizia di ieri sera, hanno deciso di mantenere anche oggi il massimo livello di allerta terrorismo, a 4 su 4, in tutta la regione della capitale.
E i belgi si sono svegliati questo lunedì mattina in una città paralizzata dalla chiusura di uffici e scuole decretata dal governo. Le stazioni della metropolitana e dei tram sotterranei restano chiuse almeno fino al pomeriggio, ma più probabilmente fino a domani mattina. Alcune linee di autobus non sono servite, mentre altre sono fortemente rallentate.
Uffici pubblici, asili, scuole e università sono rimasti chiusi, come anche i grandi centri commerciali e i mercati rionali, mentre i negozi più piccoli e alcuni supermercati hanno deciso di rimanere aperti, a seconda però del quartiere in cui si trovano.
Palestre, piscine, cinema, musei e l'Atomium, uno dei simboli della città, non sono aperti al pubblico. Servizi rallentanti anche nelle banche, che si sono organizzate per far lavorare i propri dipendenti da casa, come moltissime altre aziende.
Limitazioni dei servizi anche in alcuni ospedali. Le Cliniche universitarie Saint-Luc hanno deciso, per precauzione, di annullare le visite mediche fissate per oggi e di limitare le visite ai pazienti ricoverati. La popolazione è stata invitata a evitare i luoghi affollati e tutte le manifestazioni pubbliche sono state sospese. E i cittadini di Bruxelles, gli autoctoni come i tanti stranieri che vi lavorano, per necessità o per paura, sono rimasti a casa. Restano invece aperte le istituzioni europee, ma si terranno solamente le riunioni più importanti, come l'Eurogruppo e il Consiglio Ue Istruzione.
