Con le emergenze immigrazione e terrorismo e le reazioni degli Stati membri, "il sistema di Schengen è in stato parzialmente comatoso. Chi crede nel'Europa e nei suoi valori deve provare a rianimare il suo spirito. Una moneta unica non ha senso senza Schengen". Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, parlando di fronte al Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi.
"I nostri servizi segreti devono collaborare di più. Avevamo detto la stessa cosa dopo gli attentati a New York del 2001 e poi non è successo nulla. Vorrei che questa volta reagissimo e cooperassimo veramente", ha aggiunto. Inoltre, occorre "far avanzare la direttiva sulla disattivazione e sul commercio delle armi da fuoco" e approvare il registro europeo dei nomi dei passeggeri, anche per i voli interni, anche se questo solleverà numerosi interrogativi".
Juncker ha ricordato che a dicembre la Commissione presenterà una proposta per costituire un corpo europeo di Guardia di frontiera e costiera, "una necessità per proteggere al meglio le nostre frontiere esterne".