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Strage California, la famiglia dei killer: "Siamo sotto choc"

05 dicembre 2015 | 08.53
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

"In stato di choc totale". Così gli avvocati che rappresentano la famiglia dei due aggressori di San Bernardino ha definito i parenti di Syed Rizwan Farook e di sua moglie, Tashfeen Malik.

I legali hanno detto che la famiglia non aveva idea che la coppia fosse capace di un simile attacco e ha messo in guardia dal saltare a conclusioni troppo affrettate dopo che l'Fbi ha riferito che si sta "indagando su questi orribili fatti come atto di terrorismo". "Non c'è alcuna prova che la coppia avesse opinioni estremiste o fossero membri di un gruppo militante", hanno spiegato gli avvocati David Chesley e Mohamed Abuershaid.

Incredula la sorella di Farook, Saira Khan. "Non posso immaginare che il mio fratello o mia cognata abbiano fatto una cosa simile, soprattutto perché erano felicemente sposati e avevano una bellissima bambina di sei mesi", ha detto la donna alla CBS News.

Farook viene descritto dalla famiglia come un individuo isolato con alcuni amici, mentre Malik come una casalinga "pacata e premurosa". "Era molto conservatrice. Non guidava e non interagiva con i membri maschi della famiglia e indossava un burqa", ha detto l'avvocato Chesley aggiungendo che "la famiglia era consapevole del fatto che Farook possedeva due pistole e di recente i colleghi lo avevano preso in giro per la barba".

IS RICONOSCE ATTENTATORI COME SUOI SOSTENITORI - Il sedicente Stato islamico (Is) ha riconosciuto oggi gli attentatori della strage di San Bernardino come suoi sostenitori. Nel bollettino di guerra trasmesso dal notiziario odierno diffuso dalla radio di al-Bayan, in onda dalla roccaforte dell'Is a Mosul in Iraq, si afferma che ''due sostenitori nello Stato islamico hanno attaccato diversi giorni fa un centro nella città di San Bernardino''. Il comunicato si conclude con la richiesta ''a Dio che li accolga tra i martiri''. L'Is non fornisce i nomi dei due attentatori, né spiega che erano marito e moglie. Inoltre non usa il termine ''soldato del Califfato'' solitamente adoperato nelle rivendicazioni per identificare i propri uomini che compiono attentati.

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