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Teheran condanna l'attacco all'ambasciata saudita. L'ayatollah Khamenei: "Vendetta divina"

03 gennaio 2016 | 08.20
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Usa: "Preoccupati per l'escalation delle tensioni"

Afp
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"Vendetta divina" contro l'Arabia Saudita per l'esecuzione dell'imam sciita Nimr al-Nimr. A minacciarla è l'ayatollah Ali Khamenei, guida spirituale suprema dell'Iran, per il quale "l'ingiusto spargimento di sangue di questo martire avrà presto delle conseguenze". "Questo leader religioso - ha continuato l'ayatollah Khamenei, parlando a Teheran, davanti ad alcuni imam - non ha né incoraggiato la gente ad azioni armate né ha cospirato segretamente, l'unica cosa che ha fatto è stata una critica pubblica" nei confronti dei regnanti di Riad.

L'esecuzione di al-Nimr, insieme ad altre 46 persone, "è un errore politico del governo saudita...Dio non li perdonerà, darà la caccia ai politici di questo regime", ha minacciato ancora Khamenei, citato dalla televisione di stato.

Assalto all'ambasciata, 40 arresti - Almeno 40 persone sono state arrestate a Teheran per l'assalto di sabato sera all'ambasciata saudita. Lo ha reso noto il procuratore generale della capitale iraniana, Abbas Jafari Dolatabadi, precisando che la polizia ha arrestato i manifestanti sulla base di un mandato della magistratura per identificare i responsabili dell'attacco. Intanto, per oggi pomeriggio alle 15 ora locale, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Irna, è stata convocata una manifestazione di protesta contro l'esecuzione dell'imam in Palestine Square, a Teheran.

La condanna dell'Iran - Il presidente iraniano Hassan Rohani ha condannato le violenze. "Gli attacchi da parte di estremisti contro l'ambasciata saudita a Teheran - si legge in una nota diffusa alla stampa - non può in alcun modo essere giustificato e ha conseguenze negative per l'immagine dell'Iran". Rohani ha poi annunciato di aver ordinato al ministero degli Interni, ai servizi segreti e alla polizia di individuare i responsabili delle violenze.

Usa preoccupati - Gli Stati Uniti sono "particolarmente preoccupati" per l'esecuzione in Arabia Saudita dell'imam sciita Nimr al-Nimr e avvertono sul rischio di un'escalation della tensione nella regione. In una nota il dipartimento di Stato americano ha sottolineato come l'esecuzione dell'Imam rischi di "esacerbare le tensioni settarie in un momento in cui è urgente allentarle".

"Gli Stati Uniti - ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, John Kirby - esortano il governo dell'Arabia Saudita a permettere che la protesta si esprima pacificamente". Ieri, dopo la notizia dell'esecuzione, manifestazioni si sono tenute nello stesso regno saudita, ma anche in molti altri Paesi della regione dove è forte la componente sciita, dallo Yemen al Bahrein, fino all'Iran, dove i dimostranti hanno attaccato l'ambasciata saudita a Teheran.

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