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Strage di turisti a Istanbul: 5 arresti. Tutti tedeschi i 10 morti

13 gennaio 2016 | 10.23
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

E' salito a 10 il numero dei cittadini tedeschi rimasti uccisi nell'attentato terroristico compiuto ieri a Istanbul. Lo ha comunicato il ministero degli Esteri tedesco. Tra i feriti sono nove i cittadini tedeschi, due di loro in condizioni critiche. Un altro ferito è un cittadino norvegese e un altro è peruviano, come riporta il quotidiano Hurriyet che cita il ministero turco degli Interni.

Aggiornando i media sulle indagini in corso, il ministro turco degli Interni Efkan Ala ha riferito che 5 persone sospettate di avere un legame con l'attentato di ieri mattina a Istanbul è stata arrestata nella notte. Almeno 56 persone con presunti legami con il sedicente Stato islamico (Is) sono state fermate da ieri in diverse località della Turchia. Fra loro, anche tre cittadini russi, arrestati ad Antalya.

L'attentatore suicida che ieri si è fatto esplodere nella zona Sultanahmet non era nella lista delle persone tenute sotto controllo dalla polizia per possibili legami con il sedicente Stato islamico (Is). Lo ha confermato il ministro turco degli Interni, Efkan Ala, in una conferenza stampa. L'attentatore è stato identificato come Nabil Fadli, un 28enne nato in Arabia Saudita.

Fadli di recente aveva chiesto formalmente asilo in Turchia. Lo scrive il quotidiano Hurriyet, che cita fonti della sicurezza secondo le quali il 28enne si era rivolto all'ufficio per l'immigrazione di Istanbul lo scorso 5 gennaio insieme ad altri quattro uomini. Fadli è rimasto per pochi giorni nel domicilio dichiarato nella sua richiesta di asilo.

Gli inquirenti sarebbero risaliti rapidamente alla sua identità grazie ad alcune impronte digitali trovate nel luogo dell'attentato. Secondo le fonti, le indagini si concentrano su possibili complici, in particolare tra gli uomini che erano con Fadli quando ha richiesto l'asilo. Non è chiaro se il giovane avesse anche la cittadinanza siriana, come affermato ieri anche dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che lo ha anche definito come un militante dello Stato islamico (Is).

In conferenza stampa il ministro turco degli Interni Efkan Ala ha detto che le autorità turche opereranno "in stretta collaborazione" con la Germania nelle indagini sull'attentato.

Per ministro dell'Interno di Berlino Thomas De Maiziere non ci sono elementi che indichino che l'attacco di Istanbul sia stato diretto contro cittadini tedeschi. "Basandoci sull'esito attuale delle indagini, non vi sono prove che l'attacco fosse diretto in modo specifico contro tedeschi", ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa a Istanbul.

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