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Dopo Jihadi John, identificato un altro londinese fra i carcerieri degli ostaggi occidentali dell'Is

07 febbraio 2016 | 15.50
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Jihadi John
Jihadi John

E' stato identificato un secondo londinese, dopo 'Jihadi John', fra i carcerieri dello Stato Islamico che tenevano prigionieri gli ostaggi occidentali, molti dei quali decapitati. Si tratta, rivela il Washington Post, di Alexanda Kotey, 32 anni, convertito all'Islam, di padre ghanese e madre greco-cipriota, cresciuto a West London. L'identificazione, attraverso una inchiesta congiunta del Post e BuzzFeed, è stata confermata da fonti dell'intelligence.

Kotey potrebbe essere uno dei quattro carcerieri soprannominati i "Beatles" per il loro forte accento inglese, tristemente noti per le torture inflitte agli ostaggi. L'ipotesi è che sia quello soprannominato "Ringo", o forse "George". Secondo gli ostaggi liberati, i quattro britannici avevano sempre il volto coperto ed erano i carcerieri più crudeli: sottoponevano i prigionieri a pestaggi, false esecuzioni e alla tortura del waterboarding, l'annegamento simulato.

Kotey si è convertito all'Islam a vent'anni, dopo aver sposato una donna musulmana da cui ha avuto due figli ma dalla quale si è poi separato. A Londra frequentava la stessa moschea di Jihadi John, il boia dello Stato islamico identificato come il londinese Mohammed Emwazi, di origine kuwaitiano, poi ucciso in un raid americano. Legato al gruppo estremista islamico dei "London boys", Kotey ha lasciato la Gran Bretagna nel 2009, quando si è recato nella Striscia di Gaza nell'ambito di un convoglio umanitario organizzato dal controverso deputato britannico George Galloway.

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