Sanjay Dutt, star di Bollywood specializzato in ruoli di gangster, è stato rilasciato oggi dal carcere indiano di Pune dopo una condanna per possesso di armi collegata agli attentati di Mumbai del 1993. Condannato a cinque anni di carcere nel 2013, Dutt è stato rilasciato in anticipo per buona condotta, tenendo conto anche della permanenza in carcere prima della condanna.
Fra le star più popolari del cinema indiano, il 56enne Dutt è figlio di un hindu e una musulmana. Si è sempre proclamato innocente, dicendo di aver comprato delle armi per difendere la sua famiglia durante le violenze fra hindu e musulmani scoppiate nel 1993 dopo la distruzione della moschea di Babri da parte di fanatici hindu nella città settentrionale di Ayodhya. Ma l'accusa ha collegato le armi agli attentati che allora insanguinarono Mumbai, provocando 257 morti.
Accolto dalla moglie Maanyata e dai figli, Dutt ha baciato la terra una volta uscito dal carcere. Poi è partito in aereo con i familiari a Mumbai, dove vive. Vi sono state alcune polemiche per il suo rilascio con 144 giorni di anticipo e per le frequenti licenze di cui ha goduto. Ma le autorità hanno difeso il suo rilascio, negando che sia legato al suo status di star del cinema.
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