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Siria, la denuncia degli attivisti: "Russia e regime intensificano i raid contro i ribelli"

26 febbraio 2016 | 10.39
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Immagine di repertorio (Afp) - AFP
Immagine di repertorio (Afp) - AFP

La Russia e il regime di Damasco hanno intensificato i raid aerei in Siria a poche ore dall'entrata in vigore dell'accordo per la cessazione delle ostilità. Lo denuncia l'Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede in Gran Bretagna legata agli attivisti delle opposizioni.

"Caccia, presumibilmente russi, hanno intensificato i raid dalla mezzanotte contro le postazioni dei ribelli nelle zone settentrionali della provincia di Lattakia, nella provincia nordoccidentale di Idlib, nelle aree occidentali e settentrionali di Aleppo e alla periferia settentrionale di Hama", ha detto all'agenzia di stampa Dpa il direttore dell'Osservatorio, Rami Abdel Rahman.

Secondo Abdel Rahman, almeno 35 raid hanno colpito le regioni della Ghouta e di Duma alla periferia di Damasco. Stando all'Osservatorio operazioni sono state effettuate anche nella zona di Tal al-Hara, nella provincia meridionale di Daraa, e qui il bilancio provvisorio è di almeno un morto.

In un comunicato l'Alto comitato per i negoziati dell'opposizione siriana e dei ribelli hanno annunciato che "97 fazioni" si sono impegnate per il rispetto dell'accordo tra Usa e Russia per la cessazione delle ostilità. "Le fazioni dell'Esercito libero siriano e dell'opposizione armata –si legge - sono d'accordo per il rispetto di una tregua temporanea" che inizierà dalla mezzanotte e che "durerà un periodo di due settimane".

Tuttavia il leader del Fronte al-Nusra legato ad al-Qaeda, Abu Mohammad al-Julani, ha chiesto agli oppositori di Bashar al-Assad di non rispettare l'accordo sul cessate il fuoco. ''State attenti a questo trabocchetto dell'Occidente e dell'America perché tutti stanno cercando di riportarvi indietro, sotto lo schiaffo di un regime tirannico'', ha detto al-Julani in un messaggio audio.

Intanto, per il 7 marzo a Ginevra, in Svizzera, sarebbero previsti colloqui intra-siriani. Lo ha riferito una fonte del ministero degli Esteri russo, citata dall'agenzia di notizie 'Tass', precisando che in via preliminare "la ripresa dei negoziati intra-siriani sarà a Ginevra il 7 marzo".

Il presidente americano Barack Obama dopo aver incontrato, ieri sera, il Consiglio di sicurezza nazionale, ha dichiarato: "Non ci sarà assolutamente alcun cessate il fuoco nelle nostre attività di contrasto all'Is".

"L'Is non ha effettuato alcuna operazione offensiva di successo in Siria o in Iraq dalla scorsa estate, ci sono meno combattenti dell'Is sul terreno nei due paesi, ed è loro più difficile reclutare nuove leve", ha aggiunto il presidente a un giorno dall'entrata in vigore della tregua in Siria concordata con la Russia (e da cui sono escluse appunto le operazioni contro l'Is e altri gruppi terroristi). Obama ha poi precisato che la sua amministrazione sta lavorando con i vertici delle aziende della Silicon Valley, coinvolte "per contribuire a contrastare l'Is anche online".

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