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Siria, tregua in vigore. Gli attivisti denunciano: "Bombardamenti di ribelli e regime"

27 febbraio 2016 | 10.32
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Forze del regime siriano e dei ribelli hanno bombardato i sobborghi orientali di Damasco, violando così l'accordo sul cessate il fuoco entrato in vigore a mezzanotte ora locale. Lo denunciano gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando che un comandante dei ribelli, il leader dell'Unione Islamica di Ajnad al-Sham Abu Malik al-Miqdad, è stato ucciso in un bombardamento sulla zona di Bala. Fonti filogovernative a Damasco hanno poi riferito di colpi di mortaio sulla zona di Abbaseen sotto il controllo del regime nel centro della capitale.

La televisione di Stato siriana riporta che gruppi armati hanno lanciato diverse bombe sulle zone residenziali di Damasco, violando così l'accordo sul cessate il fuoco.

Le Unità di protezione del popolo curdo (Ypg) hanno intanto denunciato violenti scontri con i jihadisti del sedicente Stato Islamico (Is) nella città di frontiera di Tel Abyad e alla sua periferia, nella Siria settentrionale. In un comunicato rilanciato dall'agenzia di stampa Hawar, l'Ypg ha riferito che l'Is ha lanciato un attacco su larga scala contro 15 postazioni curde un'ora prima di mezzanotte, ovvero dell'entrata in vigore del cessate il fuoco concordato da Stati Uniti e Russia. All'accordo hanno aderito sia il regime di Damasco, sia l'Alto comitato per i negoziati dell'opposizione siriana, oltre alle forze curde in Siria.

L'agenzia di stampa di Damasco Sana ha riferito che due persone sono rimaste uccise nell'esplosione di un'autobomba a Salamiyeh, città controllata dalle forze governative nella parte centrale della Siria, poche ore dopo l'entrata in vigore della tregua tra regime e opposizione. L'attacco non è stato al momento rivendicato.

Secondo l'agenzia di stampa Sana, l'auto fatta detonare da un kamikaze era stata imbottita con una tonnellata di esplosivo. Nell'attentato a Salamiyeh, nella provincia di Hama, sono anche rimaste ferite quattro persone. La Sana ricorda poi che la città, controllata dalle forze governative, è circondata da postazioni dello Stato islamico e dal Fronte al-Nusra, entrambi esclusi dalla tregua entrata in vigore a mezzanotte.

La Russia conferma di aver bloccato tutte le operazioni in Siria nel rispetto della tregua. In un incontro con i giornalisti, un alto ufficiale dello Stato maggiore di Mosca, Sergei Rudskoy, ha detto: "La Russia ha fermato tutti i raid aerei nella 'zona verde', vale a dire quelle aree in cui unità armate che ci hanno inviato una richiesta di cessate il fuoco".

La tregua è "la prima occasione di mettere fine alla violenza sul terreno e non dovrebbe essere persa". E' quanto ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, secondo cui, se reggerà, "creerà le condizioni per un accesso umanitario pieno e senza ostacoli in tutta la Siria".

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