E' il giorno del 'Super Tuesday', giorno in cui il cammino delle primarie Usa arriva a una tappa cruciale del percorso della scelta dei candidati che l'8 novembre si sfideranno per la conquista della Casa Bianca. Coinvolti nel voto Alabama; Arkansas; Colorado; Georgia; Masschussets; Minnesota; North Dakota (caucus repubblicano); Oklahoma; Tennesse; Texas; Vermont; Virginia; Wyoming (caucus repubblicani). Si voterà anche nelle Samoa americane.
Gli occhi sono puntati però sulla Virginia, lo Stato americano che negli ultimi anni ha sempre dato la vittoria alle primarie ai candidati che poi hanno conquistato la nomination del loro partito, dove Hillary Clinton e Donald Trump partono favoriti. Secondo RealClearPolitics, un sito che fa la media fra i risultati dei primi sondaggi, la Clinton è al 55,4% mentre Bernie Sanders è al 35,8%. L'ex segretario di Stato si è impegnata a fondo in questo Stato che è parte della sua strategia per costruire "un fuoco di sbarramento" di Stati del Sud per bloccare l'ascesa di Sanders. Il senatore del Vermont si è dal canto suo impegnato per galvanizzare il voto giovanile, specie fra gli studenti del college. Ma se la nomination della Clinton appare sempre più assicurata, in campo repubblicano le acque sono agitate. RealClearPolitics assegna a Trump il 36,8%, seguito ad una certa distanza da Marco Rubio con il 22,3%. Il senatore della Florida si è comunque impegnato con forza contro il miliardario newyorchese ed è l'unico candidato ad aver investito in costosi spot sui media locali della Virginia.
Nel Super Tuesday Donald Trump ha subito l'attacco non solo dei suoi rivali Ted Cruz e Marco Rubio, ma anche di una delle personalità più influenti del Gop, Paul Ryan. Lo speaker della Camera dei Rappresentanti, pur affermando di voler rimanere fuori dalle polemiche quotidiane della contesa delle primarie, ha detto chiaramente che i candidati repubblicani devono prendere le distanze da qualsiasi forma di razzismo. Un riferimento diretto all'ambiguità e al ritardo con il quale Trump ha disconosciuto nei giorni scorsi l'endorsement ricevuto da David Duke, l'ex leader del Ku Klux Klan.
"Quando vedrò qualcosa che contrasta con ciò che siamo come partito e come Paese allora parlerò", ha detto Ryan. "Oggi voglio essere molto chiaro su una cosa - ha aggiunto - se qualcuno vuole diventare il candidato del Partito repubblicano non possono esserci trucchi o scappatoie. Deve respingere qualsiasi gruppo o causa costruita sul bigottismo".
Pubblicate ultime mail di Hillary Clinton- Intanto nella tarda serata di ieri il Dipartimento di Stato di Washington ha pubblicato l'ultima parte delle migliaia di mail provenienti dall'account privato di posta elettronica dell'ex segretario di stato Hillary Rodham Clinton . La pubblicazione di circa 3.800 pagine di email avviene in linea con l'ordine emesso da un giudice per la divulgazione del materiale entro la fine del mese.
