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'Dov'è la vostra democrazia?'. A Calais migranti con la bocca cucita per protesta contro lo sgombero

03 marzo 2016 | 16.33
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Gesto estremo dei migranti della 'giungla' di Calais, nel nord della Francia, dove un gruppo di iraniani si è fatto cucire la bocca con ago e filo per protestare contro le operazioni di sgombero di una parte della baraccopoli avviate lunedì. Lo riferisce Le Point, spiegando che già ieri sera otto connazionali avevano compiuto un'azione analoga.

La scena si è svolta in mezzo alla folla e di fronte a fotografi e cameramen, nei pressi del ricovero di Medici Senza Frontiere, nella zona sud del campo destinato ad essere evacuato. Nove iraniani avevano la bocca cucita o sono in procinto di farsela cucire con ago e filo, scrive Le Point. Il gruppo è composto solo da uomini, mascherati con una delle sciarpe perforate al livello degli occhi.

"Lo hanno fatto perché la loro tenda è stata distrutta", ha spiegato François Guennoc, dell'associazione migranti L'Auberge. I migranti hanno inscenato un breve corteo, imbracciando cartelli con scritto 'Siamo esseri umani', 'Dov'è la vostra democrazia? Dov'è la nostra libertà?'. La prefettura ha espresso "profonda impressione" per il gesto, ma ha aggiunto che "nulla giustifica tali azioni quando lo Stato si adopera per togliere i migranti dalla condizione vergognosa in cui sopravvivono nella zona sud".

In occasione dell'incontro a Parigi con Francois Hollande, il premier britannico David Cameron ha annunciato che Londra contribuirà con 17 milioni di sterline di aiuti alla Francia per la gestione dei migranti e rifugiati accampati a Calais nella speranza di raggiungere la Gran Bretagna. Da parte sua il presidente francese ha affermato che ai minori non accompagnati che si trovano negli accampamenti di migranti a Calais dovrebbe essere consentito di raggiungere i loro parenti nel Regno Unito.

Danimarca e Svezia estendono controlli alle frontiere - Oggi Danimarca e Svezia hanno reso noto che manterranno i posti di frontiera temporanei per controllare il flusso di migranti fino ad aprile. "L'Europa ha fallito nella missione di proteggere i suoi confini esterni", ha detto il ministro dell'Interno svedese Anders Ygeman, al termine di una riunione di gabinetto, aggiungendo che "tale fallimento ha portato alla decisione di estendere i controlli alle frontiere temporanee introdotte nel mese di novembre fino all'8 aprile". "Fino a quando non si avrà una soluzione comune europea, la Svezia ha l'obbligo di adottare misure nazionali a breve termine", ha affermato.

La vicina Danimarca ha fatto lo stesso e ha annunciato che i controlli situati lungo il confine con la Germania, introdotti nel mese di gennaio, rimarranno attivi fino al 3 aprile. "Il flusso di persone verso l'Europa resta grande, e siamo tenuti a mantenere i controlli", ha detto il ministro dell'immigrazione e dell'integrazione danese, Inger Støjberg.

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