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"Salah doveva sparare in città, mentre i complici si facevano saltare"

24 marzo 2016 | 14.58
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(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

Salah Abdeslam progettava una sparatoria per le strade di Bruxelles, mentre altri complici si sarebbero fatti esplodere altrove. E' questa una delle ipotesi esaminate dagli inquirenti, secondo quanto riferisce la televisione fiamminga Vrt. Il piano sarebbe stato dunque simile a quello degli attentati del 13 novembre a Parigi.

Secondo questa ipotesi, a mettersi a sparare per le vie di Bruxelles con dei kalashnikov dovevano essere Salah Abdeslam, Mohammed Belkaid e Amine Choukri. Ma il piano terroristico, per quanto riguarda la sparatoria, sarebbe stato sventato dal raid di martedì della settimana scorsa in un appartamento nel quartiere brussellese di Forest. Allora fu ucciso Belkaid. Abdeslam e Choukri riuscirono a fuggire, ma furono arrestati qualche giorno dopo a Molenbeek. L'ipotesi di un attentato in stile Parigi che doveva essere portato a termine da due gruppi, uno che compie una sparatoria in strada, l'altro che si fa esplodere nella metropolitana e nell'aeroporto come purtroppo è avvenuto martedì, viene considerata "plausibile" secondo fonti vicine alle indagini, citate da Le Soir. Ad avvalorarla, spiegano le fonti, è il fatto che vi fossero due covi. Uno è quello scoperto a Forest martedì scorso, dove c'erano armi e munizioni, l'altro è quello di Schaerbeek dal quale sono partiti i tre terroristi diretti all'aeroporto, dove erano custoditi esplosivi.

La procura belga ha fatto sapere, poi, che Khalid El Bakraoui, uno dei kamikaze morto negli attacchi a Bruxelles martedì scorso, era ricercato dalla polizia in connessione agli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre con un mandato di arresto internazionale, datato 11 dicembre.

Il fratello minore di Najim Laachraoui, ritenuto uno dei kamikaze dell'aeroporto di Zaventem, ha condannato "gli attentati nei quali è stato implicato in Francia e in Belgio" il fratello. Il giovane, che è uno sportivo di alto livello nella disciplina del Taekwondo, ha precisato di non aver più avuto contatti con il fratello maggiore da quando questi era partito per la Siria nel 2013.

Intanto l'allerta terrorismo in Belgio, ha deciso l'Organo di coordinamento per l'analisi delle minacce, scende a livello 3 ovvero "minaccia possibile e verosimile". L'allerta era salita al massimo livello, il 4, subito dopo gli attentati di martedì a Bruxelles.

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