Palazzo Chigi: "Non ci accontentiamo"
La 'verità egiziana' sulla morte di Giulio Regeni non convince l'Italia. Esponenti del Governo, inquirenti italiani e la stessa famiglia del ricercatore ucciso nel gennaio scorso rifiutano infatti la ricostruzione fatta dalle autorità del Cairo secondo cui il giovane sarebbe morto per mano di una banda di criminali comuni dediti a sequestri, uccisi ieri in un blitz.
E al fiume di dichiarazioni ufficiali si sono aggiunte anche le voci di tanti cittadini comuni, riunite sotto un unico hashtag lanciato su Twitter dall'ex premier Enrico Letta.
Si tratta di #IoNonCiCredo, megafono ormai da qualche ora della richiesta di verità e giustizia per Giulio contro ogni tentativo di depistaggio e appello a Palazzo Chigi e Farnesina affinché l'Italia non si accontenti della sola versione ufficiale delle autorità egiziane sulla morte dello studente.
Mi spiace, #iononcicredo. #Regeni. #Egitto.Non fermarsi a chiedere #veritapergiulioregeni
— Enrico Letta (@EnricoLetta) 25 marzo 2016
#IoNonCiCredo#veritapergiulioregeni
— Nicoletta (@Maceaster) 26 marzo 2016
Non pieghiamoci a credere ad una farsa
Caro governo, questo lo pretendiamo: #veritapergiulioregeni. #truthaboutgiulioregeni#iononcicredo
— Mangino Brioches (@manginobrioches) 25 marzo 2016
Omicidio #Regeni
— beatrice di maio (@BeatricedimaDi) 25 marzo 2016
La menzogna servita su
un piatto d'argento.#iononcicredo pic.twitter.com/niqvOQKRUd
Per Giulio, l'Egitto dice che è stata una banda di criminali. Scusa neanche originale... #iononcicredo pic.twitter.com/rYuAqmOKGX
— Giorgio Lunelli (@giorgiolunelli) 25 marzo 2016
Inizio tweetstorm #veritapergiulioregeni. Vogliamo solo la verità. Non crediamo alle menzogne egiziane #iononcicredo
— LucaMare (@Marelli2000) 25 marzo 2016
#iononcicredo Io so chi è Stato #veritapergiulioregeni pic.twitter.com/7SadaMm2Sq
— galica (@Gala_dr) 25 marzo 2016
E già...#iononcicredo https://t.co/vmidJyodwX
— Angela (@AGazaneo) 25 marzo 2016