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Cipro, rilasciati tutti gli ostaggi: arrestato il dirottatore

29 marzo 2016 | 08.46
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Nella foto il copilota che si cala dal finestrino della cabina pilotaggio (Afp) - AFP
Nella foto il copilota che si cala dal finestrino della cabina pilotaggio (Afp) - AFP

Dopo circa 5 ore si è arreso il dirottatore dell'Airbus 320. Lo ha riferito il ministero degli Esteri cipriota. Il volo, della compagnia EgyptAir, partito da Alessandria e diretto al Cairo, era atterrato questa mattina poco prima delle 9 all'aeroporto internazionale di Larnaca a Cipro.

''E' finita l'operazione con l'arresto del dirottatore''. Così il primo ministro egiziano Sherif Ismail ha commentato con i media l'esito del dirottamento, spiegando che l'autore del sequestro è un cittadino egiziano. ''E' stato accertato che tutti i passeggeri e i membri dell'equipaggio stanno bene - ha proseguito il premier - Il sequestratore non ha avanzato richieste specifiche''. Ismail ha poi aggiunto che il dirottatore ha chiesto un ''incontro con rappresentanti dell'Unione europea e di recarsi in un altro Paese''. Il premier egiziano non ha specificato in quale Paese volesse recarsi l'uomo, ma in precedenza fonti del ministero dell'Aviazione civile avevano riferito che il dirottatore aveva chiesto al pilota di recarsi in Turchia.

A dirottare il volo sarebbe stato Sayf al-Din Mustafa, ex soldato dell'esercito egiziano, oppositore del presidente Abdel Fattah al-Sisi. L'uomo sarebbe uscito dall'aereo con le mani in alto in segno di resa, hanno riferito i media ciprioti. "E' finita. Il dirottatore è stato arrestato", ha twittato il ministero degli Esteri cipriota.

Nell'arco della mattina il dirottatore aveva rilasciato pian piano quasi tutti gli ostaggi: prima le donne e i bambini e gli egiziani. Ma a bordo c'erano anche 26 stranieri: oltre a un italiano anche 8 americani, 4 britannici, 4 tedeschi, 2 belgi, 1 francese, 2 greci e un siriano). Gli ultimi a essere rilasciati, poco prima che Sayf al-Din Mustafa si arrendesse, 3 cittadini britannici e una hostess egiziana, Jasmin Tariq, mentre il copilota si è calato dal finestrino della cabina pilotaggio.

Fonti cipriote citate dalla Bbc hanno riferito che si sarebbe rivelata finta la cintura esplosiva indossata dal dirottatore. Secondo le fonti, rimaste anonime, finora non sarebbero state rinvenute tracce di esplosivi nella cintura, anche se proseguono le ricerche a bordo dell'aereo.

Il direttore generale del ministero degli Esteri cipriota, Alexandros Zenon, ha definito il dirottatore "psicologicamente instabile". Il ministro egiziano dell'Aviazione civile Sherif Fathi ha detto di aver dubitato sin dall'inizio che il dirottamento fosse un'azione terroristica. Intervistato dalla televisione di Stato egiziana, il neo ministro ha detto che il sequestratore aveva mostrato di muoversi in modo ''non professionale'' e le telefonate che aveva fatto a bordo dell'aereo avevano evidenziato che l'uomo avesse problemi personali e di tipo psichico. ''Tuttavia abbiamo dovuto gestire la situazione come una minaccia alla sicurezza e lavorare come se lui avesse davvero una bomba, in modo da garantire la sicurezza delle persone a bordo'', ha spiegato Fathi.

Al Tg1 l'italiano Andrea Bianchetti, che era tra gli ostaggi liberati dell'Airbus dell'Egypt Air, racconta: "Abbiamo imbarcato all'orario previsto, dopodiché come prima cosa hanno raccolto i passaporti e poi, una volta atterrati a Cipro, abbiamo visto che c'era questa persona con la cintura". "Era una sola persona", ha spiegato. "Non ha detto nulla di che, con noi ha parlato pochissimo". "Paura, sì abbiamo avuto paura - ha aggiunto - ero in giro per lavoro, vorrei tornare a casa tranquillo".

In un primo momento le autorità egiziane avevano indicato Ibrahim Samaha, professore di veterinaria dell'Università di Alessandria, come autore dell'azione. Quest'ultimo era invece tra gli ostaggi.

''Non sapevamo costa stesse accadendo. Siamo saliti sull'aereo e siamo rimasti sorpresi dal fatto che l'equipaggio ci ha preso tutti i passaporti, il che non è usuale per un volo nazionale'', ha detto Samaha in arabo. ''Dopo un po' ci siamo resi conto che la nostra altitudine stava aumentando. Quindi abbiamo saputo che stavamo andando verso Cipro. All'inizio l'equipaggio ci ha detto che c'era stato un problema con l'aereo e solo dopo abbiamo saputo che era stato dirottato'', ha aggiunto.

Anche Nahla Mahmoud, indicata dal sito egiziano di al-Ahram come moglie di Samaha, ha confermato che suo marito non è il dirottatore. ''Mio marito mi ha informato che l'aereo era stato dirottato e lui si trova nella sala d'attesa all'aeroporto di Cipro - ha spiegato la donna ad al-Ahram - Si è verificata una confusione nelle informazioni riguardo mia marito, non è lui quello che compare nelle indagini in quanto lui è tra le persone prese in ostaggio e non è il dirottatore''.

"Chiediamo scusa al dottor Ibrahim Samaha", ha dichiarato il portavoce del Consiglio dei ministri egiziano, Husam al-Qawish, in alcune dichiarazioni alla tv egiziana 'Ontv', spiegando che "dalle informazioni iniziali emerse dai documenti di viaggio risultava un indizio sul fatto che lui fosse il dirottatore, invece era uno dei passeggeri". "Ci scusiamo con il dottor Samaha per il fatto che il suo nome è apparso erroneamente in questa vicenda", ha aggiunto Qawish.

Il portavoce ha precisato poi che "né l'Aviazione civile e né il Consiglio dei ministri hanno nulla a che vedere con l'immagine diffusa" sui media del presunto dirottatore, ricordando che queste due istituzioni "rappresentano le uniche fonti ufficiali per seguire gli sviluppi relativi alla vicenda". Quanto a Samaha, Qawish ha assicurato che il Consiglio dei ministri "si metterà in contatto con la famiglia di Samaha per ribadire le scuse" ufficiali per questo scambio di identità.

Il pilota dell'Airbus 320, Amr al-Gamal, ha raccontato al ministero dell'Aviazione civile egiziano di essere stato minacciato dall'attentatore, che aveva detto di avere una cintura esplosiva. L'uomo avrebbe inoltre chiesto di atterrare in Turchia, ma il pilota gli ha spiegato che non c'era carburante sufficiente a coprire la rotta. E' stato Gamal a contattare per primo la torre di controllo del Cairo per segnalare il dirottamento, come ha spiegato al Arabiya. Il comportamento del pilota sarà comunque oggetto di ulteriori indagini, ha spiegato nuovo ministro dell'Aviazione egiziano Sherif Fathy, rispondendo a una domanda sulla presunta mancata verifica sulla veridicità della minaccia terroristica.

L'Airbus 320 sarebbe dovuto atterrare al Cairo alle 7:15 (ora locale); alle 8:30 però il dirottatore ha contattato la torre di controllo dell'aeroporto di Larnaca per chiedere l'autorizzazione ad atterrare. L'aereo è così atterrato a Cipro alle 8:50.

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