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Caso Regeni, il Cairo: "Dichiarazioni Gentiloni complicano la situazione"

05 aprile 2016 | 16.29
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Nella foto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)
Nella foto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)

Le dichiarazioni di questa mattina del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sul caso Regeni "complicano la situazione, soprattutto perché rilasciate un giorno prima dell'arrivo della squadra di investigatori egiziani in Italia per informare la parte italiana su tutti gli sviluppi delle indagini". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Cairo, Ahmed Abu Zeid, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti al Cairo.

Abu Zeid ha aggiunto di non voler rilasciare ulteriori commenti, "alla luce delle relazioni storiche forti e ampie tra Egitto e Italia a livello ufficiale e tra i popoli, così come della recente cooperazione tra le due parti sugli sviluppi delle indagini, con la recente visita in Egitto del procuratore capo italiano e con le rassicurazioni della parte egiziana sul suo impegno alla piena collaborazione sul caso".

Questa mattina, parlando al Senato dell'uccisione del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni in Egitto, Gentiloni ha affermato che, se non ci sarà "un cambio di marcia" nella collaborazione offerta dal Cairo, "il governo è pronto a reagire con misure immediate e proporzionali e il Parlamento ne sarà tempestivamente informato".

In un comunicato, rilasciato dopo un incontro con una delegazione dell'Assemblea parlamentare della Nato, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha poi espresso "profondo rammarico sia a livello ufficiale che di rapporti tra i due popoli per l'uccisione del ricercatore italiano Giulio Regeni" e ribadisce "la determinazione dell'Egitto a proseguire la reale collaborazione in piena trasparenza con la parte italiana per scoprire le circostanze dell'incidente e assicurare i responsabili alla giustizia".

Al-Sisi si è anche detto "fiducioso sulla possibilità che le relazioni strette tra Italia ed Egitto, che si estendono attraverso la storia, consentano di affrontare con saggezza e di superare tali singoli incidenti, senza ripercussioni negative sui rapporti tra i due paesi e tra i due popoli amici".

Tra i "singoli incidenti", il presidente egiziano è tornato a ricordare quello riguardante Adel Moawad, cittadino egiziano scomparso a Roma lo scorso ottobre. "L'Egitto - ha detto - è interessato a far luce sulla vicenda".

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