Il ministro della Giustizia norvegese Anders Anundsen ha annunciato che ricorrerà in appello contro la sentenza del tribunale di Oslo che la scorsa settimana aveva parzialmente accolto il ricorso presentato da Anders Behring Breivik. In quell'occasione, i giudici avevano stabilito che lo stato norvegese aveva violato i diritti umani dell'autore delle stragi di Oslo e Utoya per averlo sottoposto a cinque anni di isolamento sui 21 di detenzione che sta scontando nel carcere di Skien.
L'appello, ha spiegato Anundsen, si basa sul fatto che, a giudizio delle autorità, il regime carcerario al quale è sottoposto Breivik non è né "disumano", né "degradante", come invece sostenuto dall'estremista di destra e dal suo legale.
La procura generale aveva invece evidenziato che le severe pene detentive sono necessarie, in quanto l'uomo rappresenta ancora una minaccia. Inoltre, nel carcere l'estremista dispone di un'ampia cella di 31 metri quadrati divisi in tre settori - area notte, area studi e area per esercizi fisici - con televisore, lettore DVD, una console per i giochi, una macchina da scrivere, libri e giornali.