"L'unica carta che può giocare è quella di essere donna, non ha niente altro. Francamente, se Hillary Clinton fosse un uomo non avrebbe il 5% dei voti. E la cosa bella è che non piace alle donne". Nel discorso con cui ha celebrato la vittoria nei cinque stati dove si è votato ieri, che lo proietta dritto verso la nomination, Donald Trump ha rivolto un attacco alla sua avversaria democratica dai toni fortemente sessisti.
Toni che evidentemente non sono piaciuti a Mary Pat Christie - la moglie del governatore del New Jersey, ed ex candidato presidenziale, che ha dato, sorprendendo un po' tutti, il suo sostegno al miliardario repubblicano - che, immortalata dalla telecamere alle spalle di Trump, ha mostrato chiaramente con l'espressione del volto, e alzando gli occhi al cielo, di non aver assolutamente gradito le parole di Trump su Clinton.
Ora che ormai lo scontro a due da qui a novembre sembra essere iniziato, Trump sembra essere anche intenzionato a insistere nell'accusare la democratica di volere strumentalizzare la carta della candidata donna.
"E' una donna e continua a ripeterlo a destra e manca, se non lo facesse avrebbe peggiori risultati", ha ribadito in un'intervista oggi alla Cnn Trump che già nei giorni scorsi aveva attaccato su questo fronte Clinton.
La replica della democratica è arrivata durante il discorso della vittoria della notte scorsa: "bene, se combattere per la salute delle donne, i congedi familiari pagati ed la parità salariale, vuol dire giocare la carta della candidata donna, allora ci sto!".