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Egitto, inviata 'per errore' ai media mail con piano di governo contro la stampa

03 maggio 2016 | 20.13
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Egitto, inviata 'per errore' ai media mail con piano di governo contro la stampa

Indignazione in Egitto per una mail che sarebbe stata inviata "per errore" dal ministero dell'Interno del Cairo ai giornalisti. Il testo contiene quelle che sembrano essere istruzioni interne per la "gestione dei media" con la conclusione che il ministero non può fare marcia indietro nello scontro con il Sindacato dei giornalisti e che è necessario lavorare per "conquistare l'appoggio dell'opinione pubblica".

La notizia viene riportata anche dal portale del giornale governativo Al Ahram. La mail, che contiene quello che sembra essere un piano per gestire la situazione, è stata inviata per un "errore tecnico" a tutti i giornalisti accreditati presenti nella mailing list del ministero. A parlare di "errore tecnico" è una fonte della sicurezza all'interno del ministero citata dal sito web in arabo di Al Ahram coperta da anonimato.

Il testo afferma che il "ministero deve avere una posizione ferma" perché fare marcia indietro "suggerisce che è stato commesso un errore e se c'è un errore chi è il responsabile?" e ipotizza "il ricorso a esperti di sicurezza, generali della polizia in pensione, per presentare il punto di vista del ministero".

Intanto, il Sindacato dei giornalisti in Egitto denuncia un "declino" della libertà di stampa, accusando le autorità di una "escalation della guerra contro il giornalismo" dopo l'irruzione di domenica sera della polizia nella sede dell'organizzazione e il conseguente arresto di due reporter.

"Quest'anno ricorre la Giornata per la libertà di stampa e la posizione dell'Egitto arretra secondo tutti i rapporti internazionali sulla libertà di stampa", ha denunciato il capo del sindacato, Yehia Qalash, durante una conferenza stampa al Cairo. "Invece di adottare misure concrete per uscire da questa situazione, il governo a sorpresa si è reso protagonista di un'escalation della guerra contro la stampa e i giornalisti rappresentanti dal loro Sindacato", ha aggiunto Qalash, leggendo un comunicato.

"Oggi dovrebbe essere un'occasione per celebrare la festa della libertà di stampa, ma qualcuno all'interno del potere ha voluto che fosse un giorno di lutto", ha proseguito, denunciando come "29 reporter siano attualmente in carcere per motivi legati alla loro professione".

Per domani mattina al Cairo è prevista l'Assemblea generale del Sindacato. L'obiettivo dei reporter è continuare la mobilitazione fino alle dimissioni del ministro dell'Interno.

Nella nota letta da Qalash durante la conferenza stampa l'organizzazione denuncia "l'assalto delle forze di sicurezza" contro la sede del Sindacato la sera del primo maggio, le "violenze" contro il guardiano dell'edificio e il "rapimento" dei due giornalisti. Le forze di sicurezza vengono accusate di "assediare la sede del Sindacato e impedire l'accesso" ai reporter.

L'organizzazione denuncia "raid senza precedenti delle forze di sicurezza contro alcune redazioni di siti di informazione e la pratica della censura preventiva". L'Egitto è 158esimo su 180 Paesi nella classifica mondiale della libertà di stampa di Reporter Senza Frontiere.

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