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Migranti: Di Nolfo, Tirolo unito? follia elettorale assolutamente irrealizzabile

05 maggio 2016 | 18.51
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"Una follia, una bizzarria elettorale assolutamente irrealizzabile". Così lo storico Ennio Di Nolfo, autore, tra l'altro, de "La storia delle relazioni internazionali dal 1918 ai giorni nostri", qualifica le parole del leader dell'estrema destra austriaca, Heinz-Christian Strache, che in un'intervista a "Repubblica" ha vagheggiato "un Tirolo di nuovo unito".

"E' una pura follia elettorale - commenta con l'Adnkronos, riferendosi alla campagna per il ballottaggio dellle presidenziali austriache in programma il 22 maggio, nel quale è in testa il candidato della destra Norbert Hofer - ed è una cosa assolutamente irrealizzabile, perché se si cambiano i confini interni dell'Europa senza il consenso delle parti interessate, e quello italiano ovviamente non ci sarebbe, significherebbe cambiare un ordine che esiste almeno dal 1945". Dunque, secondo lo storico, quella di Strache "o è una bizzarria o un caso di propaganda interna o una battuta insensata".

Quanto all'ipotesi che tutto questo possa avere un seguito nella popolazione austriaca, Di Nolfo non lo esclude, "nel senso che gli austriaci hanno una passione segreta ma neanche tanto per il Tirolo", ma è un'idea che, a suo dire, avrebbe presa in ambienti nazionalisti, non certo fra gli austriaci "di buon senso".

"I sudtirolesi, invece, sono ostili" all'idea di una riunificazione del Tirolo, "perché sotto la sovranità italiana godono di una serie di privilegi che perderebbero se passassero sotto l'Austria, diventando una regione come tutte le altre". "E' un'idea che appartiene al regno dei sogni - insiste lo storico - come ha detto lo stesso premier Matteo Renzi è un'idea fuori dalla storia"

Quanto al Brennero e al rafforzamento dei controlli alla frontiera tra Italia e Austria per bloccare il flusso di migranti, Di Nolfo ritiene che gli austriaci "non siano in grado, visto le dimensioni del Paese ed i legami con Italia e Germania, di arrivare al punto di costruire davvero un muro, creando un ostacolo alla fluidità dei rapporti tra Italia e Germania".

"L'Austria - spiega lo storico esperto di relazioni internazionali - è sempre stata una specie di baluardo, ostacolo o ponte delle soluzioni nei rapporti tra Italia e Germania, se si interponesse in questa fluidità farebbe un errore autolesionistico terrificante, che credo nessun governante austriaco potrebbe accettare". D'altro conta, chiosa Di Nolfo, il 22 maggio si vota per il presidente, che ha poteri limitati, "non credo che alcun governo dotato di buon senso internazionale proseguirebbe su questa strada".

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