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Turchia, premier Davutoglu si dimette: "Serve un cambiamento"

05 maggio 2016 | 13.54
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(Xinhua)
(Xinhua)

"Dopo consultazioni con il nostro presidente e con le persone di cui mi fido, sono arrivato alla conclusione che un cambiamento nella posizione di leader del partito e di primo ministro è la cosa migliore". Lo ha detto il premier turco Ahmet Davutoglu, parlando a una platea di dirigenti del partito Akp in diretta tv. "Tornerò alla vita accademica", ha detto il premier, confermando che non si candiderà nuovamente alla giuda del partito al congresso straordinario del 22 maggio, pur rimanendo membro del partito.

Nei giorni scorsi si è parlato di tensioni tra Davutoglu e il presidente Recep Tayyip Erdogan, che avrebbero spinto il primo alle dimissioni. Ma il premier ha affermato che non tollererà "speculazioni" sul suo rapporto con Erdogan e che la sua "fedeltà" al presidente è garantita. Senza fare il nome di Erdogan, ha aggiunto che "è importante avere un amico quando sei in viaggio, è importante quanto il viaggio stesso".

Ha poi assicurato che il passaggio di consegne ai vertici dell'Akp avverrà "in modo pacifico, garantendo l'integrità del partito", di cui è "orgoglioso di essere parte". "Non ho senso di fallimento o di rimorso", ha aggiunto, precisando poi di "non aver mai chiesto titoli o cariche". "Sono stato consigliere, ministro, premier, senza mai aver chiesto alcuna di queste cariche, è il congresso che mi ha eletto", ha affermato, forse con un riferimento ad alcune frasi attribuite a Erdogan, che ieri gli avrebbe detto: "Lo sai come sei arrivato a coprire quei ruoli".

Davutoglu ha quindi elencato i successi del suo governo, dalla lotta al terrorismo, che "non si ferma", alla crescita dell'economia, che sta conoscendo una "primavera". Si è detto orgoglioso di aver garantito la tenuta del partito anche in momenti molto difficili. "Un governo dell'Akp forte - ha quindi aggiunto - continuerà a lavorare per i prossimi quattro anni".

"Gli auguro ogni bene. E' stata una sua decisione" ha commentato il presidente Erdogan, secondo quanto riporta il sito del quotidiano Hurriyet.

Per Kemal Kilicdaroglu, leader del principale partito turco di opposizione, il kemalista Chp, "il primo ministro avrebbe dovuto resistere a questo golpe". Kilicdaroglu si riferiva probabilmente al progetto di cambiare la costituzione introducendo un sistema presidenziale, molto caro a Erdogan. Secondo la stampa turca, il progetto era uno dei motivi di scontro tra Erdogan e Davutoglu.

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